Dibattito costruttivo

Legalità, cyberbullismo, “blue whale” e rischi della Rete: gli alunni delle “Pertini” di Savona a lezione in tribunale

I ragazzi si sono confrontati nell'aula magna di palazzo di giustizia coi giudici Acquarone e Giannone, gli avvocati Arnaldo e Ardagna e il comandante provinciale dei carabinieri

lezione tribunale

Savona. Il concetto di legalità, la funzione della giustizia, ma soprattutto i pericoli che si possono incontrare utilizzando Internet, gli smartphone (con le relative app di messaggi istantanei) e i social network, passando per il cyberbullismo e gli altri reati connessi al mondo digitale. Sono gli argomenti affrontati questa mattina nell’aula magna del tribunale di Savona insieme a tre classi (due prime e una seconda) delle scuole medie “Pertini” di Savona.

Quella di oggi per i ragazzini dell’istituto savonese è stata una lezione decisamente speciale, durante la quale, insieme ai loro insegnanti, ai giudici Francesco Giannone e Luigi Acquarone, agli avvocati Monica Arnaldo e Antonino Ardagna, e al comandante provinciale dei carabinieri di Savona Dionisio De Masi, si è discusso intorno a temi di grande attualità.

A fornire lo spunto per organizzare l’iniziativa sono stati alcuni recenti episodi di bullismo avvenuti nelle scuole: lo scopo della lezione era proprio quello di sensibilizzare gli alunni sui pericoli, ma anche sulle conseguenze, in particolare sotto il profilo penale, che possono avere certi comportamenti.

I ragazzi hanno risposto con grande entusiasmo ed attenzione al confronto, facendo molte domande e raccontando anche le loro esperienze. Tra i temi toccati, oltre appunto al cyberbullismo, ai furti d’identità, ai pericoli che si corrono nel diffondere immagini private attraverso i cellulari, c’è stato anche il preoccupante fenomeno del “blue whale”, finito al centro delle cronache perché ha causato numerosi episodi di autolesionismo tra gli adolescenti, che tutti gli alunni delle “Pertini” hanno condannato con decisione.

Tra i consigli dati ai ragazzi anche quello arrivato dal comandante dei carabinieri di non temere mai di “fare la spia”, ma di rivolgersi sempre agli adulti davanti a dei comportamenti che appaiono sbagliati. La lezione si è conclusa con l’invito dell’insegnante a rispettare sempre gli altri: “Così facendo non si sbaglia mai, rifletteteci”.

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