SCELTE FATTE PER INTERESSE PUBBLICO. “Ci siamo sempre comportati con la massima correttezza, ma nonostante questo siamo stati chiamati in causa in vicende delicatissime come Tirreno Power e Gsl che poi si sono chiuse come sappiamo. Allora vuol dire che non c’è dubbio che tutte le accuse fossero infondate” precisa l’ex governatore ligure.
“A noi interessava tutelare i posti di lavoro, sia nel caso della centrale che in quello di Albenga” prosegue il presidente della Regione che aggiunge: “Il caso Gsl è emblematico: è arrivato un imprenditore che partecipa ad un bando, è l’unico e quindi vince. Poi fa sei mesi di sperimentazione e vanno bene e quindi il servizio viene esteso a tutta la Regione. Io ho detto sì al progetto perché conveniva alla Regione che amministravo inteso come ente, per i cittadini e per l’economia pubblica perché avremmo recuperato le fughe dei pazienti. Non eravamo mica noi a portare coi pullman i pazienti ad operarsi ad Albenga, ma erano i pazienti che lo facevano perché lì c’erano quei professori. Queste cose le avrei spiegate anche prima, ma non mi è stato concesso”.
L’ex Governatore conclude la sua lunga intervista con l’ultimo sassolino: “Che l’operazione GSL fosse positiva per le casse regionali e per la salute dei liguri lo ha dimostrato l’attuale giunta che ha deciso di proseguire con un nuovo bando. A chi invece, come alcuni medici del Santa Corona e non solo, dicevano che GSL sarebbe stata la morte dell’ortopedia pubblica credo che si siano visti i risultati opposti visto che si continua ad operare anche se mi risulta che ci sia chi allora era nel pubblico e ora è passato ai privati”.