Savona. Nessuna parola. Questo pomeriggio Alessio Alamia ha scelto di non parlare davanti al gip Maurizio Picozzi preferendo avvalersi della facoltà di non rispondere. Il ragazzo, che venerdì notte ha confessato davanti al pm Daniela Pischetola di aver ucciso a coltellate la ex fidanzata Janira D’Amato, oggi pomeriggio, a sorpresa, ha fatto scena muta durante l’interrogatorio di convalida.
Secondo quanto trapelato dal quinto piano di palazzo di giustizia (“blindato” in occasione dell’arrivo del detenuto per evitare che potesse incrociare i cronisti in attesa), Alessio Alamia non se la sentiva di concentrarsi nuovamente su quei momenti. Per questo, dopo l’interrogatorio fiume dell’altra notte, oggi ha scelto il silenzio.
“Confermiamo che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nei prossimi giorni formalizzeremo l’istanza per richiedere una perizia psichiatrica e poi valuteremo, quando il ragazzo sarà in condizione di farlo, di chiedere eventualmente un nuovo interrogatorio davanti al pubblico ministero” hanno precisato i difensori del giovane, gli avvocati Alessandro Vignola e Andrea Frascherelli, che questa mattina lo avevano incontrato in carcere.
I legali di Alamia, che deve rispondere di omicidio volontario premeditato, potrebbero chiedere di effettuare la perizia psichiatrica direttamente al gip (attraverso un incidente probatorio) oppure scegliere la strada di un rito abbreviato condizionato proprio all’espletamento dell’accertamento sulle capacità di intendere e di volere del loro assistito.
In occasione dell’interrogatorio di convalida, Alamia ha potuto salutare la mamma e la zia, arrivate in tribunale per vederlo.