Vado Ligure. Quattro ore di sciopero “a scacchiera”, durante le quali gli operai dei reparti si fermano a turno: l’obiettivo non è tanto quello di fermare la produzione bensì mettere in campo una azione dimostrativa bloccando l’uscita sul piazzale di una locomotiva. E’ l’iniziativa portata avanti a partire da questa mattina alle 7.30 dalla Rsu di Bombardier e dalle segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm di Savona.
“L’intento – spiega Andrea Mandraccia di Fiom Cgil – è quello di ottenere un incontro in tempi rapidi con i vertici del gruppo, per discutere di attività produttive a Vado rispetto a commesse e a carichi di lavoro. In particolare, intendiamo sapere come il gruppo si sta organizzando per affrontare la prossima gara di Mercitalia, il cui esito sarà determinante per il futuro del sito produttivo vadese, e se i carichi di lavoro derivanti dalla auspicata vittoria impatteranno per intero sullo stabilimento di Vado Ligure”.
“Non possiamo infatti accettare che ci siano dubbi circa il fatto che anche solo parte della produzione destinata al mercato italiano venga effettuata all’estero. A luglio dello scorso anno, il vice presidente di Bombardier Transportation Philippe Crauste aveva affermato che lo stabilimento di Vado Ligure sarebbe andato avanti in caso di visibilità del mercato intero. Dal momento che le condizioni di mercato garantiscono carichi di lavoro per il mantenimento del sito, dobbiamo avere garanzie circa la reale intenzione del gruppo di mantenere la produzione legata al mercato nazionale in Italia”.
“Pertanto riteniamo che sia indispensabile un confronto con i vertici del gruppo prima del prossimo incontro presso il ministero dello sviluppo economico che si terrà il 5 aprile. Siamo consapevoli che in questi mesi si deciderà il nostro futuro e riteniamo di mettere in campo, in modo responsabile ma senza incertezze, tutte le azioni che riteniamo essere utili a dare ancora un futuro ad uno storico sito industriale che produce dal 1905”.







