Borghetto Santo Spirito. Realizzare case di case popolari a Borghetto Santo Spirito. E’ stato questo l’obiettivo della “missione” che questa mattina ha portato alcuni membri del comitato civico “Tuteliamo Borghetto” ad incontrare i quadri provinciali di Arte, l’Agenzia Regionale Territoriale per L’edilizia.
“I responsabili che abbiamo incontrato si sono detti disponibili a valutare la realizzazione di alloggi di edilizia popolare anche sul nostro territorio – spiegano la presidente del comitato Carolina Bongiorni e la sua vice Anna Garofalo – I vertici di Arte si sono dimostrati possibilisti e ci hanno anche chiesto se fosse disponibile un terreno da destinare all’agenzia o magari strutture esistenti da ripristinare e utilizzare per questo scopo. Tra l’altro l’ipotesi riguardante la riconversione di alloggi posti non in periferia ma in un’area più centrale aiuterebbe anche ad eliminare quella sensazione di ghettizzazione che a volte caratterizza le case popolari”.
Una struttura esistente che in realtà ci sarebbe anche: “Noi abbiamo proposto la riconversione delle ex scuole Fasce di via Pascoli, che al momento sono in completo abbandono e che negli anni passati erano state ripetutamente messe all’asta dal Comune (proprietario) senza troppa fortuna. Da quel che ci hanno detto, tra l’altro, quest’estate l’ex commissario prefettizio Santonastaso aveva proposto ad Arte di acquistare l’immobile proprio per realizzare case di Erp. L’Agenzia non ha accolto la proposta in quanto al momento non disponeva delle risorse necessarie per acquisire la struttura dal Comune”.
Al di là di questi aspetti, secondo “Tuteliamo Borghetto” l’elemento più importante scaturito dall’incontro di oggi sta nella disponibilità di Arte a realizzare gli alloggi destinati a soggetti in difficoltà economica: “Siamo uno dei pochi paesi della zona a non avere case popolari – sottolineano Carolina Bongiorni e Anna Garofalo – L’Agenzia ci ha confermato che si tratta di un progetto fattibile, ma che non si potrà realizzare in tempi immediati a causa del solito problema della scarsità di fondi. Ma è comunque cominciare ad imbastire fin da ora il progetto, in modo da farsi trovare pronti quando le risorse finalmente ci saranno”.