Villanova d’Albenga. I tecnici dell’Aero Club sono in Albania per gli ultimi dettagli e rientreranno a breve. Così come il “Piper A 32 Saratoga” atterrato in emergenza a metà settembre a Ishem, nei pressi di Durazzo, con la coda danneggiata e l’ala spezzata. Il velivolo rientrerà nell’hangar dell’aeroporto di Villanova d’Albenga. “Ma – fa sapere il presidente dell’Aero Club di Savona e della Riviera Ligure – è un velivolo irrecuperabile perché seriamente danneggiato e anche l’assicurazione, al momento, non si esprime”. L’aereo donato da Borea al sodalizio villanovese, di certo, non potrà più volare.
Era rimasto sotto chiave dopo che il pilota Guido Guidi era finito in un campo nei pressi della città albanese. Lettere e diplomazia ed estenuanti trattative fino a quando l’aereo non è stato dissequestrato. Sfumata, come detto, l’ipotesi di riparare il velivolo sul posto.
Alimenta ancora forti dubbi il misterioso episodio del Piper A 32 Saratoga. “Non abbiamo mai notizie ufficiali su quanto accaduto al nostro Piper A 32 matricola I-ESSE.”, dice amareggiato Zunino soprattutto per il danno che l’Aero Club ha subito. Grave è sicuramente il comportamento di un qualificato pilota al quale il sodalizio aveva dato una mano. “Come primo provvedimento si è provveduto a sospenderlo dal Club soprattutto perché non aveva spiegato i dettagli del suo volo al di fuori dei confini nazionali”, dice Zunino e potrebbe anche non essere il solo. Il consiglio direttivo potrebbe addirittura decidere di allontanarlo.
E Guido Guidi, parlando della sua storia, racconta come è andata e soprattutto che “la cauzione in realtà mi è stata richiesta per giustificare ai media la mia partenza, (purtroppo in questo Paese tutti sono sotto scacco dagli organi di informazione) e mi verrà resa quando fra 1 o 2 anni tornerò per il processo per l’entrata non autorizzata e pagherò la multa. Ma come ho detto verrà il momento di chiarire ogni aspetto di questa vicenda. La mia scelta di effettuare il volo di rientro da Casteldelmonte, un aviosuperficie sull’altopiano delle Murge sconfinando per poche miglia nello spazio aereo albanese per verificare l’agibilità di alcune aviosuperfici, prima di continuare il volo per Albenga non è assolutamente un reato penalmente perseguibile. Ma qui – racconta in un documento Guidi – un’ora dopo l’incidente, c’erano più giornalisti e reti televisive che soccorsi, io ero in attesa vicino all’aereo con appresso il mio solo bagaglio personale. Invece di essere giustamente accusato di essere entrato in territorio albanese senza autorizzazione, i media mi hanno condannato accusandomi di reati che in realtà non ci furono. Per fortuna la Procura di Tirana, di cui testimonio una professionalità ed una capacità di relazionarsi a livello umano fuori dal comune, dopo i tempi dovuti per verificare le mie dichiarazioni, coerentemente alle norme in essere, mi sta quantificando il valore della multa che dovrò pagare per l’entrata non autorizzata nel territorio albanese”.