Savona. Sono la seconda causa di morte tra gli adolescenti dopo gli incidenti stradali e in Italia ne sono affetti circa tre milioni di persone. E’ uno dei dati emersi questa mattina nella Sala della Sibilla del Priamar dove, in occasione della sesta giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, si è parlato di disturbi del comportamento alimentare (Dca).
L’iniziativa era promossa congiuntamente dall’Associazione “Mi Nutro di Vita”, dal Comune di Savona, dall’Asl 2 Savonese e dalla Regione Liguria per sensibilizzare, sopratutto i giovani, sulle problematiche legate ai disturbi alimentari, un fenomeno molte volte sottovalutato sia da chi ne soffre che dalla famiglia.
“Il Fiocchetto Lilla è un concetto importato dall’America dove esiste una settimana contro gli ‘eating disorders’. Noi in Italia, da anni, ci stiamo battendo per avere la giornata nazionale Fiocchetto Lilla. E’ una giornata promossa dall’Associazione ‘Mi nutro di vita’ di cui è presidente Stefano Tavilla, papà di una ragazza che purtroppo è mancata per problemi legati alla bulimia. Insieme a Stefano, nel 2011, abbiamo fondato l’associazione di cui ero vice presidente e da quel momento abbiamo iniziato una campagna di sensibilizzazione partendo da Genova e via via andando avanti” spiega il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio.
“Oggi saranno circa cento le città italiane impegnate a sensibilizzare sul tema dei disturbi alimentari che, è bene ricordarlo, rappresentano la seconda causa di morte tra gli adolescenti dopo gli incidenti stradali. Ne sono affetti circa tre milioni di persone ed è una malattia che incide più sulla popolazione femminile. Purtroppo l’esordio di questa patologia è sempre più precoce: parliamo di bambine di 8-9 anni che sono affette da anoressia, ma anche di donne di 50 anni che sono affette da bulimia o ‘binge-eating disorder” aggiunge Caprioglio.
Il primo cittadino savonese ha parlato anche delle origini di queste patologie: “Queste malattie hanno radici psichiatriche, ma anche la pressione mediatica e la cultura dell’apparire hanno contribuito al dilagare di questi disturbi. Ormai i modelli che veicolano i media sono quelli che identificano la bellezza con la magrezza per le ragazze e con la muscolosità per i ragazzi. Ecco perché si parla anche di vigoressia, cioè ‘fame di muscoli’ che colpisce soprattutto i giovani”.
“I modelli che i media veicolano purtroppo non sono contrastati da una cultura delle differenze. Noi quando incontriamo i ragazzi nelle scuole proponiamo loro la differenza: alla base di questo concetto c’è il rispetto, per sé stessi e per gli altri. Quindi accettare le proprie peculiarità corporee ed rispettare quelle degli altri. Tra le vittime di bullismo e cyberbullismo ci sono i ragazzini ci sono quelli diversi, magari un po’ cicciottelli, e non simili ai modelli veicolati dai media” conclude Caprioglio.
Alla sesta giornata nazionale del Fiocchetto Lilla di Savona sono intervenuti, oltre ad Ilaria Caprioglio, Sonia Viale, vice presidente e assessore alla sanità della Regione Liguria, Vittorio Valenti, direttore del dipartimento di salute mentale e dipendenze, Pier Fabrizio Cerro, responsabile del Centro adolescenza dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, Rocco Cardamone, Presidente di Aipa – Associazione Italiana Psicologia
dell’Alimentazione e degli Stili di Vita.