Ipse dixit

Regione, bocciatura del Piano urbanistico di Albenga. Melgrati: “Accolte le preoccupazioni dei comitati”

Albenga - veduta

Albenga. Il Comitato Tecnico VAS della Regione Liguria ha bocciato il nuovo piano urbanistico comunale di Albenga, con la giunta regionale che ha preso atto del parere con una apposita delibera. “Come diceva Gino Bartali, e come avevo già detto il sottoscritto, all’indomani della adozione definitiva da parte del consiglio Comunale di Albenga, gli è tutto da rifare…” commenta il vice coordinatore regionale di Forza Italia e presidente di “Politica per Passione” Marco Melgrati.

“Infatti, come riporta il testo del voto del comitato: in sintesi la proposta di piano presentata in scoping non risultava sostenibile per l’eccessivo carico insediativo di previsione, il consistente consumo di suolo agricolo, il significativo impatto sulla rete natura 2000, l’impatto complessivo sulle risorse idriche in termini di approvvigionamento, la mancanza di sistema depurativo adeguato e per il frequente rimando a scelte urbanistiche non rappresentate ma demandate al futuro”.

“E il Comitato Tecnico fornisce stringenti prescrizioni, ecco le principali: Prescrizione n° 1 – I dati demografici presi a riferimento per il dimensionamento del Puc non sono aggiornati; devono essere presi in considerazione gli ultimi dati disponibili; peraltro il tasso migratorio è strettamente legato alle dinamiche economiche. Il riferimento al numero delle famiglie pare decisamente sovrastimato; occorre prendere a riferimento i dati Istat; Prescrizione n°- 2 Le stime relative al fabbisogno di nuovi alloggi sono da rivedere prendendo a riferimento i più recenti dati Istat relativi a popolazione e numero di famiglie nonché dati aggiornati sul patrimonio edilizio esistente non occupato e l’offerta residua nei SUA/PUO del vecchio PRG e fatti salvi dal Puc; le stime relative al fabbisogno di nuovi alloggi così riviste dovrebbero essere confrontate con le potenzialità insite nelle previsioni dei citati SUA/PUO e accordi di programma fatti salvi dal Puc e nel riutilizzo del patrimonio edilizio esistente; Prescrizione n°11– i DTR urbani di trasformazione devono essere rivisti nel loro complesso in relazione al consumo del suolo ed agli aspetti ambientali significativi rilevati in istruttoria; analogamente debbono essere riviste le aree di integrazione degli ambiti urbani di riqualificazione dei centri frazionali (vedere indicazioni di cui al paragrafo “Sintesi valutazione ambientale dei DTR urbani); Prescrizione n°12– Il Puc deve porsi per i DTR a matrice infrastrutturale, per le aree per servizi con formazione di diritti edificatori da trasferire e per il DTR agricolo e relativo masterplan chiari obiettivi in termini di consumo del suolo tendente a zero individuando anche meccanismi di compensazione; Prescrizione n°13- le aree agricole inserite nell’ambito produttivo in sponda destra al Neva dovrebbero essere preservate individuando eventuali alternative in ambiti già urbanizzati”.

“E queste non sono che alcune delle 52 prescrizioni del Comitato Tecnico VAS, che costituiscono una bocciatura senza appello a quello che è indubbiamente un Puc vecchio nelle idee e nei contenuti, che propone una pianificazione di quasi impossibile attuazione e nuovi volumi eccessivi per una città che ha un trend abitativo in lieve contrazione. Le norme di questo piano penalizzano il tessuto agricolo, vero motore economico della città di Albenga, e quello della ricettività all’aria aperta, risorsa albenganese” aggiunge ancora Melgrati.

“Sono felice che la Regione, nella parte amministrativa e tecnica, e non nella parte politica, abbia ravvisato come legittime le preoccupazioni che, prima i comitati, e poi io, quale tecnico urbanista, avevamo riscontrato nell’analisi del Piano, all’indomani della sua presentazione. E poi non dite che non lo avevamo detto…” conclude Melgrati.