Operazione "plastica"

Interventi estetici “a scrocco” al S. Corona, chiusa l’indagine: 4 medici e 37 pazienti indagati

Le accuse contestate dalla Procura variano da peculato, falso e truffa: secondo le Fiamme Gialle è stato causato un danno alle casse pubbliche di 600 mila euro

Intitolazione Largo San Giovanni Paolo II
Foto d'archivio

Pietra L. E’ chiusa l’indagine della Guardia di Finanza sul reparto di chirurgia plastica dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure che nel febbraio di un anno fa era sfociata in un primo blitz in corsia delle Fiamme Gialle.

Nei giorni scorsi il pm Ubaldo Pelosi ha notificato il fine indagine a quattro medici del reparto chirurgia plastica maxillo-facciale: l’attuale primario Giuseppe Pizzonia, il suo predecessore Mauro Ferraro, il dottor Paolo Barello e l’ex membro dell’equipe, oggi all’estero, Manlio Ottonello che devono rispondere di accuse che variano dal peculato al falso ideologico finalizzato alla truffa aggravata. Nei guai sono finiti anche 37 pazienti accusati di truffa in concorso coi medici (i casi nel mirino degli inquirenti sono quasi un centinaio, ma in alcuni di questi i beneficiari degli interventi sarebbero stati considerati “inconsapevoli” delle irregolarità).

Secondo l’ipotesi accusatoria, i pazienti indagati si sarebbero sottoposti ad interventi di chirurgia plastica (seni al silicone e liposuzioni) per motivi estetici fingendo di avere un tumore per essere operati a spese del servizio sanitario nazionale.

Durante l’indagine, battezzata “Operazione plastica”, la guardia di finanza ha sequestrato diversi documenti all’ospedale Santa Corona, ma anche in ambulatori, in studi privati, abitazioni e auto dei medici indagati. Secondo il perito della Procura sarebbero almeno cento le cartelle cliniche “taroccate” in cui sono indicate patologie e diagnosi false, tali da rendere necessario l’intervento di chirurgia plastica.

Il danno prodotto alle casse pubbliche ammonterebbe intorno ai 600 mila euro. Le indagini erano partite a seguito di un normale controllo in materia di spesa sanitaria: i militari del comando provinciale di Savona avevano passato al setaccio oltre 200 i casi clinici trattati dagli ospedali di Albenga e Pietra Ligure.

I chirurghi interessati facevano in modo che le prestazioni fossero messe a carico del sistema sanitario nazionale e quindi risultavano completamente gratuite per i pazienti. E così una liposuzione nella cartella clinica veniva certificata come necessaria a causa di “calo ponderale importante”, una rinoplastica come “risoluzione di gravi difficoltà respiratorie”, un innesto di protesi mammarie come interventi di ricostruzione derivanti da interventi oncologici. I pazienti, invece, secondo l’accusa, godevano tutti di ottima salute.

Secondo quanto accertato, il particolare “iter” seguito consentiva agli stessi pazienti non solo di by-passare ogni prevista formalità col medico curante ma anche di garantirsi l’esenzione del pagamento del relativo ticket. Le oltre 90 persone interrogate dai militari non hanno potuto che confermare di aver beneficiato di interventi di chirurgia plastica aventi valenza estetica.

Ricostruite le varie attività e l’ammontare del danno alle casse erariali, il carteggio passerà alla Corte dei Conti per il successivo recupero delle somme. Mentre sono stati notificati gli avvisi di conslusione delle indagini preliminari, i militari stanno procedendo con l’esecuzione dei sequestri “per equivalente” disposti dall’autorità giudiziaria nei confronti dei medici indagati per circa 215 mila euro: nei casi in cui i conti correnti dei professionisti non sono risultati sufficienti, sono stati sequestrati beni immobili di pari valore.

L’attenzione dei finanzieri, infine, si rivolgerà a verificare le posizioni reddituali dei medici interessati.

leggi anche
tribunale savona
Operazione "plastica"
Inchiesta sulla chirurgia plastica al Santa Corona: il caso approda in udienza preliminare
tribunale savona
Operazione "plastica"
Inchiesta sulla chirurgia plastica al Santa Corona: slitta la nomina dei periti
sala operatoria generica
Sentenza
Inchiesta sulla chirurgia plastica al Santa Corona: un patteggiamento e varie assoluzioni