Ortovero. “Quali sostanze sono finite nell’aria a causa dell’incendio di Pogli di Ortovero di questa mattina?”. A chiederselo (e a chiederlo alle autorità competenti) è l’Associazione Tutela Ambiente Protezione Civile (Ata Pc) tramite la sua vicepresidente Laura Onesto.
“Questa mattina – ricorda la numero due dell’associazione ambientalista – si è sviluppato un vasto incendio in un deposito di camper in Pogli di Ortovero. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco, della protezione civile e di Arpal, ai quali va il nostro ringraziamento. Il rogo, tuttavia, ha prodotto una grande nube di fumo che ha reso l’aria fortemente maleodorante a Ortovero, Villanova e altre località vicine”.
Per questo Ata Pc ha chiesto ad Arpal “di conoscere quali sostanze sono finite nell’aria, considerando che la combustione di materie plastiche può generare composti chimici estremamente tossici e cancerogeni, come diossine e furani. Si è chiesto inoltre di verificare l’eventuale dispersione di fibre di amianto, che sarebbe possibile qualora tale isolante fosse presente in opere di coibentazione realizzate tempo addietro”.
Infine, Ata Pc ha chiesto di sapere “perché i sindaci di Ortovero e Villanova non abbiano ordinato la chiusura delle scuole, a maggior tutela dei bambini. Se è vero che i sindaci hanno ordinato di tenere le finestre chiuse, è altrettanto vero che alcuni ragazzi, non usufruendo del servizio mensa, devono uscire dalla scuola prima del pranzo e tornarvi subito dopo, esponendosi così ripetutamente all’esterno”.
“Se si aggiunge che in Ortovero è stato disposto il divieto di utilizzo dell’acqua del civico acquedotto (cosa che complica ancora di più la permanenza nelle scuole), si comprende perché, a nostro avviso, sarebbe stata utile la chiusura degli edifici scolastici”, conclude Laura Onesto.
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