Rimboccarsi le maniche

Eventi tagliati, “invasioni di campo” e burocrazia impossibile: la protesta di “Vivi Borghetto”

E' l'associazione cittadina che organizza manifestazioni ed eventi per “animare” Borghetto Santo Spirito

Borghetto Veduta Panorama

Borghetto Santo Spirito. Una presenza ridotta ai minimi termini (nonostante le tante proposte avanzate) a favore di altre realtà provenienti da fuori e una serie di obblighi ai quali assolvere in pochissimo tempo e dai costi fin troppo alti per una realtà che opera unicamente su base volontaria.

Sono queste le ragioni per le quali protestano i vertici di “Vivi Borghetto”, associazione cittadina che si occupa di organizzare manifestazioni ed occasioni di intrattenimento per “animare” la vita degli abitanti di Borghetto Santo Spirito e dei suoi ospiti.

A scatenare le proteste del presidente Fernando Bravo è il documento con cui gli uffici del Comune di Borghetto hanno accettato il calendario di eventi proposto dal gruppo e che contiene una serie di richieste e adempimenti che l’associazione deve soddisfare entro pochissimi giorni (dieci dal momento di ricevimento della lettera) perché gli appuntamenti programmati possano effettivamente tenersi.

Secondo Bravo, alcune di queste richieste vanno oltre le possibilità dell’associazione, che è composta da negozianti e commercianti che lavorano per puro spirito di volontariato: “Intanto – spiega – va sottolineato il fatto che noi abbiamo inviato il nostro calendario di eventi ad ottobre dell’anno scorso. Gli uffici avrebbero dovuto inviare la risposta entro un mese, invece è arrivata soltanto pochi giorni fa. Al di là di questo aspetto, gli uffici ci impongono di trasmettere una serie di elementi ben precisi entro dieci giorni dal ricevimento della lettera”.

Tra queste, la “planimetria dell’area ove si intende effettuare la manifestazione con elaborato grafico dal quale siano rilevabili il posizionamento dei banchi e le aree destinate ad eventuali iniziative collaterali alla manifestazione commerciali (compresi eventuali strutture all’uomo previste) di ogni singola manifestazione)”; “pagamento dei diritti di istruttoria del Suap dovuti ammontanti a 100 euro”; “richiesta di convocazione della commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo nel caso in cui la tipologia di manifestazione ne richiesta l’intervento, previa il necessario pagamento dei relativi diritti”.

“L’invio della planimetria ci costringerà a rivolgerci in fretta e furia ad un geometra che studi la disposizione dei banchi – aggiunge Bravo – Inoltre, a differenza di quanto era stato ipotizzato qualche mese fa dallo stesso Comune, saremo costretti a pagare anche l’occupazione del suolo pubblico, che ha un costo non trascurabile. Certe richieste costituiscono per noi un problema non da poco. Specie perché dovremo soddisfarle entro pochissimi giorni”.

Ma c’è ben altro: “Siamo stati costretti a ridurre drasticamente il numero delle nostre manifestazioni. Basti pensare che su dodici eventi in programma a luglio, soltanto due sono di nostra iniziativa. Le altre saranno organizzate da associazioni e realtà provenienti da fuori, quindi non di Borghetto”.

Per Bravo e i suoi colleghi questo è il problema principale: “Noi siamo un’associazione che cerca di portare animazione e divertimento ai nostri concittadini ed ai turisti in ogni momento dell’anno. Quest’anno le nostre possibilità sono state assai limitate rispetto a quanto avevamo ipotizzato. E tutto per consentire ad altre associazioni (ma non solo) che non sono di Borghetto di far svolgere le loro manifestazioni sul nostro territorio”.