Savona. I Cobas – i comitati di base – hanno proclamato lo sciopero generale della scuola in programma domani, venerdì 17 marzo. La protesta è stata indetta per bloccare gli otto decreti applicativi della legge 107, restituire dignità al lavoro degli insegnanti e ripristinare la democrazia sindacale nelle scuole.
Lo sciopero generale della scuola vuole bloccare l’iter parlamentare relativo all’attuazione della legge “Buona Scuola”, che “per il futuro reclutamento dei docenti prevedono l’annullamento delle abilitazioni conseguite e del servizio prestato delineando un lungo percorso formativo con stipendi infimi” affermano i Cobas
“Inoltre viene subordinato il diritto al sostegno a logiche discriminanti di mero risparmio riducendo il numero degli insegnanti in possesso di titolo specifico per delegare progressivamente tale attività all’intero personale docente; infine aggravano la centralità dell’alternanza scuola-lavoro, (imposta anche nell’esame di Stato), quale forma di apprendistato gratuito, con flessibilità fino al 40% del monte orario. E ancora promuovono la valutazione dello studente in base ad una presunta cultura del lavoro”.
Le richieste della mobilitazione, enucleate in un decalogo per la scuola con cui i Cobas intendono contrastare gli aspetti più distruttivi della legge 107, includono la mobilità gestita con titolarità su scuola e l’eliminazione della chiamata diretta e degli incarichi triennali decisi dal preside; la destinazione dei fondi del “merito”, della carta del docente e del fondo di istituto alla contrattazione nazionale per un rinnovo contrattuale che, insieme ad ulteriori stanziamenti, garantisca a docenti e ATA il recupero almeno di quel 20% di salario perso nel più lungo blocco contrattuale della storia repubblicana; l’assunzione dei precari su tutti i posti disponibili in organico di diritto e di fatto di coloro che vantano almeno 36 mesi di servizio.
“Restituire dignità al lavoro degli insegnanti “sempre meno educatori e sempre più manovali culturali tuttofare”, ridimensionare le funzioni dei dirigenti e ripristinare la democrazia sindacale nelle scuole rappresentano per i sindacati di base rivendicazioni improrogabili per i docenti e il personale ATA, di cui si auspica un’ampia partecipazione alla protesta” affermano i Cobas.
Nella mattina di domani si terranno 10 manifestazioni regionali o interregionali.
