Borghetto S.S. Puliscono casa e “gettano via” un nido di colombi trovato sul terrazzo. “E’ successo a Borghetto Santo Spirito dove, in una via della città, per la terza volta in due anni, due minuscoli piccioni di pochi giorni d’età sono stati lasciati vicino ad un muretto dentro una scatola” denunciano i volontari dell’Enpa.
I due volatili sarebbero morti di freddo se non li avesse trovati per caso un passante, che li ha consegnati ai volontari della Protezione Animali savonese, che li stanno curando e alimentando artificialmente. “Si tratta di un palese maltrattamento di animali e le guardie zoofile volontarie dell’Enpa stanno attivamente ricercando l’autore per denunciarlo alla Procura della Repubblica; la pena prevista è la reclusione da 3 a 18 mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro, oltre alla costituzione di parte civile dell’associazione” spiegano dall’associazione animalista che invita chi avesse informazioni utili, anche anonime, di telefonare allo 019 824735 o inviare una mail a savona@enpa.org.
“Tenere lontano da casa i colombi si può e, in alcuni comuni dove i sindaci hanno emesso specifica ordinanza, si deve; ma occorre sempre rispettare l’integrità e la salute degli animali, facendo chiudere i buchi ove nidificano solo dopo aver accertato che non vi sono dentro nidiacei o adulti; o impedendo l’appoggio con sistemi chiaramente incruenti. Ma quando il nido è già attivo occorre portare un po’ di pazienza ed attendere che i piccoli crescano, basta infatti un paio di settimane perché divengano autosufficienti ed in grado di volare e si allontanino con i genitori; solo a questo punto si potrà eliminare il nido e sistemare buchi e superfici in modo che non possa più esservi rifatto” spiegano dall’Enpa.
“Contrariamente ad una ‘leggenda metropolitana’ ormai diffusa, i colombi NON sono responsabili della diffusione di malattie per l’uomo; numerose ed inutilmente ricorrenti indagini sanitarie pubbliche condotte da molti comuni italiani grandi e piccoli (Savona negli anni scorsi) hanno infatti palesemente dimostrato la loro NON pericolosità per la salute pubblica” concludono dall’associazione animalista.