Insieme

Borghetto 2017, il centrodestra si confronta coi cittadini: “Le idee della gente per far ripartire la città”

Molto partecipata la "tavola rotonda" tenutasi ieri sera nell'ex sala consiliare di Palazzo Pietracaprina

Borghetto Santo Spirito. Una vera e propria tavola rotonda per “dialogare e riallacciare il rapporto con i cittadini”, ascoltarne e raccoglierne le proposte ed i suggerimenti per far ripartire la città. E’ questo lo spirito con cui ieri sera si è tenuto “Ripartiamo insieme. Idee per il futuro di Borghetto”, l’incontro organizzato dal centro-destra di Borghetto Santo Spirito in vista delle elezioni che la prossima primavera porteranno al rinnovo dell’amministrazione comunale borghettina. Presenti molti ex amministratori della precedente amministrazione di Santiago Vacca (come Bruno Angelucci, Roberto Moreno, Barbara De Stefani, Alessandro Delicato, Antonio Orzelli) e di quella di Gianni Gandolfo (l’ex vice sindaco Maria Grazia Oliva, l’assessore Gabriele Cagnino e il consigliere Maria Clara Arecco).

A fare gli onori di casa nell’ex sala consiliare di Palazzo Pietracaprina ai circa cento cittadini che hanno preso parte alla serata è stato Roberto Moreno, che cinque anni fa era stato candidato sindaco per il Pdl/Forza Italia: “La serata si intitola ‘Ripartiamo Insieme’ perché il centro-destra doveva ripresentarsi ai cittadini cercando di compensare quella mancanza di comunicazione e partecipazione che ci erano state contestate cinque anni fa. Per questo abbiamo deciso di organizzare questa serata, che è del tutto innovativa: è la prima volta, infatti, che ci presentiamo ai cittadini senza un programma pre-confezionato e pronto. Questo soprattutto in considerazione degli ultimi avvenimenti che hanno messo in ginocchio la città: il buco di bilancio, la caduta del sindaco e la triste vicenda del commissario. Abbiamo voluto ripartire dal contatto con la gente. Naturalmente sappiamo quali sono i temi importanti a Borghetto e saranno nel programma. Non saranno cinque anni facili, specie per i quasi due milioni di euro di passivo di bilancio da recuperare. Ma ci rimboccheremo le maniche e vogliamo farlo con la collaborazione del paese. Questa serata è proprio organizzata affinché la gente non solo si lamenti, ma ci dia costruttivamente delle idee o degli spunti per fare meglio il lavoro che ci aspetta, i cinque anni di fatica che ci aspettano da giugno 2017 in poi”.

Non siamo sicuri di vincere, anzi, non vogliamo partire con questa presunzione di cui abbiamo peccato negli anni passati. Però siamo sicuri di essere un gruppo compatto, un gruppo di centro-destra coeso (cosa che non eravamo cinque anni fa), un gruppo che ha la fortuna di avere Regione e Provincia dalla sua parte. In una situazione come quella di oggi questa è una grande forza. Andremo compatti con lo schema che la Regione ci ha insegnato essere vincente, ma aperto a persone ‘civiche’ di buona volontà, che vogliano collaborare e si vogliano impegnare per mettere mano a Borghetto e riportarla ad un livello soddisfacente di servizi e come immagine”.

Il primo argomento sul tavolo sono stati l’ordine e la sicurezza pubblica: “Questi sono garantiti anche dalla presenza di agenti della polizia municipale sul territorio – ha ricordato Moreno – Qualche anno fa in organico c’erano 25 agenti e ciò permetteva di coprire i quattro turni canonici di mattino, pomeriggio, sera e notte con due pattuglie, una di ‘mare’ e una di ‘monte’. Ora, invece, abbiamo solo 9 vigili, con i quali riusciamo solo a coprire (e a malapena) i due turni canonici. E gli agenti non si occupano solo di garantire l’ordine pubblico, ma effettuano anche controlli e accertamenti di varia natura come ad esempio quelli riguardanti il corretto conferimento dei rifiuti. E’ impossibile che svolgano il servizio con la medesima qualità con forze così ridotte”.

“Non diremo che faremo 15 assunzioni, perché non ci sono le possibilità. Ma sicuramente ci sono delle soluzioni. E noi ne abbiamo elaborate alcune. Una di queste è sicuramente la riorganizzazione degli uffici. Il comando di Borghetto è più squilibrato verso gli uffici che non verso il territorio: i dipendenti in forza alla polizia municipale devono lasciare il palazzo e tornare a controllare il territorio. Anche perché questo non è nemmeno più il momento di avere una pianta organica di questo genere”.

Borghetto Auto Vigili Municipale

Il futuro è tutt’altro che roseo, ma ci sono delle possibilità: “Anche se ci saranno pensionamenti, difficilmente nei primi due anni e mezzo potremo fare assunzioni. Quindi dovremo attivare convenzioni con altri Comuni per sopperire alle carenze che abbiamo. Questa ormai è diventata una necessità: tanti altri Enti si convenzionano tra loro per potenziare e migliorare i servizi. Il timore è sempre che il Comune più grande sia ‘sfruttato’ dal più piccoli, ma ovviamente non è così. Dal nostro punto di vista Ceriale, Borghetto e Loano possono costituire un territorio che può essere coperto tramite la sottoscrizione di una convenzione di questo genere. Il territorio ne guadagnerà, sarà più controllato”.

E’ poi intervenuta Elisa Patetta, del comitato civico “Tuteliamo Borghetto”. Sempre in ambito di sicurezza pubblica, Patetta ha detto: “Come gruppo abbiamo in mente di proporre il ‘Controllo del Vicinato‘. I rappresentanti dell’associazione sono ben disponibili a incontrare l’amministrazione comunale e spiegare come possa essere realizzato questo progetto che, in questo momento di scarse risorse, può rappresentare una soluzione da tenere in grande considerazione”.

Il coordinatore provinciale di Forza Italia Santiago Vacca ha preso la parola per ricordare un elemento ben preciso della serata: “Non nascondiamoci troppo dietro al discorso civico. Questa sera ci sono persone che vogliono portare avanti un discorso di centro-destra iniziato con il sindaco Franco Malpangotto e poi proseguito con la mia amministrazione. Queste due esperienze hanno portato Borghetto ad essere una città in crescita. Certo, è cresciuta a ritmi diversi, ma è cresciuta. Non dimentichiamo ciò che siamo: solo ricordando chi siamo stati possiamo andare verso un futuro migliore. Borghetto si è fermata, noi dobbiamo ritrovare insieme la strada e ripartire. E questa serata ha proprio questo scopo: tracciare la strada da intraprendere con il contributo dei cittadini e delle loro idee”.

L’ex presidente del consiglio comunale Barbara De Stefani ha sottolineato: “Un incontro come quello di stasera serve soprattutto a darci alcune priorità, in modo da costruire un programma che, per quanto specifico, possa rispondere alle esigenze delle persone”.

L’ex consigliere comunale Giorgio Canale ha sottolineato: “In questi anni il mondo è cambiato e la nuova amministrazione deve tenerne conto. Pensiamo al turismo: non ci sono le risorse per organizzare eventi per i prossimi due anni. Per migliorare i servizi per i nostri ospiti dobbiamo cercare di rendere più efficienti gli appartamenti in cui soggiornano e occorre migliorare la sicurezza, specie di chi frequenta le spiagge”.

In ambito turistico, l’ex vice di Vacca, Bruno Angelucci, ha spiegato: “Di recente ho incontrato il nuovo commissario, la quale mi ha spiegato che è stata emessa una delibera che consente l’utilizzo di un’area verde in zona residenziale quale area di sosta per i caravan. Una scelta che assolutamente non ci convince, specie perché già avevamo un’area camper attrezzata”.

Il riferimento è all’area camper che si trovava in prossimità della caserma dei carabinieri, a pochi passi dal rio Varatella, ed è stata “smantellata” dalla ex amministrazione Gandolfo in quanto si trovava in una “zona rossa” esondabile.

“Noi avevamo un’area camper – ha ricorda Moreno – Il turismo dei camper è diverso da quello alberghiero e delle seconde case e sul quale abbiamo puntato, sul quale abbiamo lavorato molto e che abbiamo cercato di consolidare negli anni. Anche per questo l’aera era molto importante per noi. Portava turisti in città e, per il suo posizionamento, non creava problemi sul territorio: era alla giusta distanza dal mare e dal casello autostradale, offriva servizi di qualità e piaceva alla gente perché era moderna. E soprattutto evitava che i caravan fossero sparpagliati per la città creando disagi. Purtroppo ce l’hanno levata. Quando abbiamo chiesto il motivo, ci hanno detto che siccome ricadeva nella ‘zona rossa’ doveva essere smantellata”.

Borghetto Incontro Cittadini Centrodestra

“Ma la ‘zona rossa’ c’è sempre stata, non se l’è inventata l’ex sindaco – ha ricordato Moreno – Dico questo per far capire che chi amministra deve anche assumersi delle responsabilità. L’area restava in quella zona perché il sindaco si assumeva la responsabilità di lasciarla in quel punto. Anziché smantellarla, quindi, l’ex amministrazione poteva trovare soluzioni diverse. Ad esempio, in caso di allerta meteo si poteva imporre lo sgombero dei mezzi. Purtroppo ripristinarla è impensabile, ora. Ma bisogna trovare una soluzione, perché l’area funzionava bene, rendeva 25 mila euro l’anno e dava lavoro a due persone. E portava visibilità, aveva reso Borghetto un punto di riferimento per questo genere di turismo. Dovremo cercare di ripartire ricollocandola. Questo è uno strumento per riattivare il turismo”.

“Certo, il turismo delle seconde case resta il principale. E’ impossibile pensare di rilanciare il turismo degli alberghi, che restano in piedi solo se hanno certe dimensioni e offrono determinati servizi di altissimo livello. L’unica cosa che possiamo fare è riprendere il progetto che avevamo avviato qualche anno fa, cioè la riqualificazione delle seconde case nell’ottica della normativa regionale e nazionale che obbliga i proprietari che intendono affittare ai turisti determinati servizi di qualità. Ad oggi l’unica possibilità di avere un albergo di qualità è data dal recupero di Castello Borelli, acquistato da un privato russo. Al suo interno dovrebbe venire realizzato un albergo a cinque stelle. Ma a parte questo, restano le seconde case”.

Castello Borelli Borghetto

Ilaria Oddone (moglie dell’ex consigliere Pier Paolo Villa) ha chiesto: “L’albergo del castello porterà molti turisti, ma noi dobbiamo fare in modo che restino in paese e che non usino Borghetto solo come ‘dormitorio’. Dobbiamo fare in modo che queste persone restino qui e non vadano a portare soldi in altre città più attraenti, come Alassio ad esempio. Servono idee nuove e io credo che queste possano arrivare solo da persone che non hanno interessi e che non sono mai state in amministrazione”.

Alessio D’Ascenzo ha sottolineato: “Se i turisti vanno ad Alassio è perché si sono dati più daffare di noi. Chi passa di qua deve avere un motivo per cui fermarsi qui. Viene se c’è qualcosa che lo attrae. E noi su questo dobbiamo puntare”.

Vacca ha ribadito il senso della serata: “Ovviamente per far ripartire Borghetto bisogna mettere in campo un certo rinnovamento, ma buttare tutto è sbagliato. Serve gente nuova, giusto, ma chi ha avuto buone idee in passato potrebbe averne anche ora, quindi è logico almeno ascoltarle”.

E una di queste idee era stata lanciata, anni fa, da Bruno Angelucci: “Anni fa io elaborai il progetto di una pista ciclabile che, partendo da piazza Caduti sul Lavoro, sarebbe arrivata fino a Toirano. Il progetto prevedeva la bonifica delle due sponde del Varatella. Era il progetto Extranet, finanziato con fondi europei. L’idea di questo ‘parco del Varatella’ avrebbe potuto cambiare il paese. Così come quello di ricavare una piazza dallo spostamento a monte dei volumi dell’ex oleificio trasferendo i volumi. Ci vuole qualcosa che incentivi a venire a Borghetto e questi possono essere due progetti vincenti”.

Borghetto Incontro Cittadini Centrodestra

L’ex funzionario dei servizi al cittadino, Marisa Pogliani, ha ricordato: “L’area camper è stata una realizzazione sofferta, ma portava un turismo che poche altre località potevano vantare. Ma non è la sola risorsa a disposizione della città. Pensiamo alla stazione ferroviaria, che è il biglietto da visita del paese, la prima cosa che vede un turista che raggiunge Borghetto in treno. Dalle Ferrovie si era ottenuta la disponibilità ad effettuare la ristrutturazione esterna e interna della struttura. Non solo: nei locali dati in concessione dalle Ferrovie vi avrebbero trovato spazio le associazioni del paese. Con la precedente amministrazione Vacca eravamo arrivati fino alla sottoscrizione della convenzione, erano stati perfino acquistati gli infissi per le finestre. Ma poi si è fermato tutto. Bisogna ripartire da lì”.

Elena Gandolfo, figlia dell’ex consigliere di maggioranza Maria Clara Arecco, ha puntato l’obiettivo sul Puc e sulle ricadute che questo avrà sull’agricoltura: “Volete spostare i volumi dell’ex oleificio a Monte? Questo aggraverà il rischio idraulico di tutta l’area. Senza contare le ripercussioni sull’agricoltura”.

Angelucci ha ricordato che “lo spostamento a monte era stato ipotizzato nella precedente campagna elettorale. Ma è una scelta. I nuovi volumi si possono realizzare sul posto o spostarli con un minimo di premio. Questa sarebbe la soluzione migliore. I terreni non sarebbero quelli adibiti all’agricoltura, ma aree già pubbliche di proprietà del Comune. Che verrebbero sfruttati per liberare spazio al centro del paese”.

Vacca ha chiosato: “Gli agricoltori vanno tutelati e difesi. Anche per questo, anni fa, abbiamo deciso di spostare il mercatino agricolo in piazza al centro del paese. L’agricoltura è un tema economico di Borghetto che andrebbe sviluppato maggiormente”.

Marco Castelli dell’associazione ambientalista di Anpana/Ata-Pc ha fatto una disamina di come Borghetto stia (o non stia) utilizzando le proprie ricchezze ambientali e naturali: “Borghetto non sta morendo perché siamo sfortunati, ma perché ci basiamo su un sistema di sviluppo che è obsoleto. Quello delle seconde case è un settore che andava forte negli anni ’60 ma non più oggi. Occorre cambiare registro: abbandoniamo l’idea di costruire seconde case, riqualifichiamo quelle che ci sono dando incentivi a chi investe nell’efficientamento energetico. In questo modo daremo una mano all’edilizia, aiutiamo l’ambiente e diamo case più calde e accoglienti ai turisti”.

“Se vogliamo costruire, meglio intervenire in ambito di edilizia residenziale. Questo è l’unico modo per dare un futuro a questa città. Agricoltura: puntiamo sull’agricoltura selezionata e sulle denominazioni comunali (DeCo), tuteliamo i terreni agricoli e incentiviamo il bio. Abbiamo stralci di territorio con qualità ambientale elevatissima, come la Madonna degli Angeli e il Monte Piccaro. Creiamo un’oasi, attiriamo turisti interessati a questo genere di attrattive”.

Ancora sul fronte ferroviario: “Col raddoppio ferroviario, l’unica stazione esistente tra Ceriale e Finale Ligure sarà a Borghetto. Ma questa deve essere ben servita: avere una stazione isolata non serve a nulla. Quindi occorre creare un sistema di navette che la colleghi alle città. Se così non fosse, il Comune ha diritto di opporsi e di pretendere la sua ricollocazione”.

Vacca ha sottolineato come “il progetto della stazione sia stato deciso a livello ministeriale e il Comune non può fare nulla. Anche perché si tratta di progetti tecnici molto dettagliati e rigidi che non possono essere modificati in corso d’opera”.

borghetto municipio comune

Dopo l’intervento di Castelli, Moreno ha osservato: “Amministrare è complesso. Non è come gestire un’attività commerciale o una società. Sarebbe bello se l’amministrazione pubblica fosse altrettanto semplice. Cinque anni fa una delle critiche che avevamo rivolto alle liste dei avversari era il fatto di non avere al loro interno persone con esperienza amministrativa. Non lo dicevano per attaccarli, ma perché sapevamo quanto sia complessa questa attività. Non bastano le buone idee. Amministrare è complesso e richiede la comprensione dei meccanismi e, la capacità di rapportarsi con gli uffici. La gente ha sempre un’idea e un obiettivo, ma arrivarci non è sempre semplice”.

Ancora sull’agricoltura: “Borghetto ora ha forse più potenzialità sul fronte agricolo che non dal punto di vista commerciale. Anche noi avevamo intenzione di puntare su questo settore. Ad esempio, la vallata dell’entroterra è una risorsa da sfruttare e questo poteva avvenire anche col progetto Extranet. Come Borghetto non abbiamo la forza di realizzare tutti i progetti con le nostre forze, ma dobbiamo puntare sulla collaborazione con gli altri Enti”.

Giovanni Ciravegna ha puntato l’obiettivo sul vecchio problema del collegamento del comprensorio inaguno al depuratore di Borghetto, un progetto che ancora oggi qualcuno vede come il fumo negli occhi e vuole a tutti i costi bloccare.

Depuratore Borghetto Servizi Ambientali

“La Regione non può decidere sulla nostra pelle – ha commentato Angelucci – Se il Comune non vuole che un determinato Comune si allacci, si può impedire che questo succeda”.

L’ex assessore provinciale all’ambiente Santiago Vacca ha aggiunto: “Collegare Albenga al nostro depuratore potrebbe avere un senso dal punto di vista ambientale. Il problema, ai tempi in cui si è discussa questa possibilità, erano le condizioni. In quel momento la Regione era in una situazione molto difficile, in quanto era a rischio sanzione europea. In quel contesto l’amministrazione Gandolfo poteva vendere cara la pelle e chiedere una contropartita molto rilevante ottenendo qualcosa di più rispetto a quello che è stato poi concesso. In questo moto la città avrebbe avuto un ritorno economico o qualche opera in cambio. Accogliere Albenga aveva senso, ma a certe condizioni. E queste condizioni non sono state messe sul tavolo”.

Giorgio Canale ha riesumato un suo vecchio cavallo di battaglia: “Bisogna iniziare a lavorare all’accorpamento dei Comuni. I campanili sono solo per chi va a messa. Occorre creare un ‘comprensorio amministrativo’ così come è stato fatto con Servizi Ambientali per quanto riguarda l’ambiente. Non dico di andare sotto Loano, come vorrebbe qualcuno, ma di creare un ente pubblico sovracomunale”.

“Questa è una delle tante iniziative che vogliamo portare avanti”, ha risposto Moreno, dando poi appuntamento alle prossime settimane per altre serata di confronto coi cittadini.

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