Punti di vista

Bilancio di previsione, LoaNoi attacca la maggioranza: “Toni trionfalistici per annunciare bufale”

Il primo consiglio del Pignocca Bis

Loano. “Una notizia-bufala, dai toni trionfalistici, per annunciare qualcosa di completamente diverso dalla realtà”. Così i consiglieri della lista civica di minoranza LoaNoi di Loano Paolo Gervasi, Patrizia Mel e Daniele Oliva definiscono la nota stampa con cui ieri la maggioranza del sindaco Luigi Pignocca ha comunicato alla cittadinanza i contenuti del bilancio di previsione per il triennio 2017-2019, di recente approvato dalla giunta comunale.

“I toni come sempre trionfalistici, ma andando a leggere determine e delibere la realtà dei fatti è ben diversa – ribattono oggi i tre esponenti della minoranza consiliare – Innanzitutto un servizio è stato tagliato, ovvero il campo solare resterà chiuso per quattro settimane, nei mesi di giugno e settembre, mettendo in difficoltà diverse famiglie”.

Capitolo parcheggi a pagamento: “In piazza Mazzini ed all’inizio di corso Europa una trentina di parcheggi sono diventati a pagamento, come lo saranno i 120 posti previsti in zona stazione, senza alcuna destinazione esclusiva ai residenti che da tempo, nella zona, reclamano posti auto. Ma la punta di diamante delle millanterie loanesi rimane la gestione dei rifiuti”.

Ci sono poi altre “imprecisioni”, come la percentuale di raccolta differenziata raggiunta dal comune: “Nel comunicato si parla di un ottimistico 60 per cento di raccolta differenziata, omettendo che tale percentuale sarebbe comunque su base mensile, mentre con riferimento al 2016 i dati che periodicamente richiediamo ci dicono che la media degli ultimi quattro mesi sarebbe attorno al 40 per cento (senza parlare di quelle, scarsissime, dovute al caos dei mesi precedenti). Tale situazione comporterà ulteriori esborsi dovuti al mancato raggiungimento del 45 per cento di effettiva differenziazione prevista dalla legge regionale numero 20 del 2015, che si andrà ad aggiungere al consueto pagamento di eco-tasse e sovrattasse dovuto per non aver raggiunto il solito 65 per cento di differenziata”.

“E’ evidente – proseguono da LoaNoi – che i ritardi (elettorali) nell’attivare il porta a porta hanno causato il mancato raggiungimento degli obbiettivi, che paradossalmente erano stati più volte annunciati anche in campagna elettorale. Senza parlare degli errori di progettazione del Capitolato stesso che, a conti fatti, ci costringe ad aumentare il canone annuo da corrispondere alla Stirano Srl per aumentare le frequenze di raccolta (100 mila euro), per le isole ecologiche (50 mila euro), per movimentare i cassonetti dalle aree private (400 mila euro)”.

“Si annuncia così un aumento della Tari del 9 per cento in aggiunta al precedente aumento del 2014 (non motivato in quel caso da alcun cambiamento del servizio). Questo nonostante si proclamasse in campagna elettorale ‘senza oneri aggiuntivi per i cittadini’ E nel comunicato si cerca di far apparire contenuto l’aumento portando il ridicolo esempio di un appartamento di 60 metri quadri e facendosi beffe dell’intelligenza dei cittadini col solito giochino delle tre carte tirando in ballo Imu e Tasi”.

Sempre in ambito di rifiuti, “nel mese di settembre abbiamo presentato proposta di modifiche al regolamento dei rifiuti. In dicembre veniamo invitati a collaborare ad un tavolo ‘tecnico’ la cui funzione è quella di risolvere i problemi legati allo scellerato appalto e nello stesso tempo lavorare alle modifiche del regolamento rifiuti. Dopo due sedute, a nostro parere assai utili e proficue, l’incantesimo si rompe. Ci si era lasciati con l’accordo che si sarebbe lavorato di comune accordo ad un bozza condivisa da portare in commissione già definita e a prova di critiche mentre proprio ieri riceviamo il nuovo regolamento rifiuti parzialmente emendato (per adattarlo alle esigenze della Stirano Srl?) e pronto per essere portato in commissione. Avendo partecipato con spirito costruttivo e collaborativo al tavolo tecnico, ci attendevamo un minimo di correttezza e rispetto per il lavoro svolto, in quanto gli accordi (pur essendo informali) erano diversi e prevedevano un ultimo confronto sulle modifiche da noi motivatamente proposte al regolamento”.

“Così nel comunicato-bufala si evita attentamente di menzionare l’attività collaborativa svolta, facendo passare il messaggio che le modifiche hanno tenuto conto dei suggerimenti ricevuti dalle utenze, quando tali utenze sono state a malapena considerate in occasione degli incontri in fase di avvio del servizio. E aggiungiamo noi un doveroso ringraziamento ai cittadini che hanno messo il massimo impegno nel differenziare i materiali post consumo (non chiamiamoli più rifiuti) nonostante le molte difficoltà organizzative più o meno evidenti che il nostro gruppo ha spesso segnalato”, concludono Gervasi, Mel e Oliva.

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