Loano. Un tour importante e tanti incontri con molti balneari e rappresentanti della categoria. Purtroppo per loro le incertezze restano e il Governo latita. Il Ddl sulle concessioni demaniali presenta ancora criticità che debbono essere superate, ascoltando un settore ed un comparto decisivo per la nostra categoria”.
Lo ha detto oggi l’assessore regionale Marco Scajola che ha preso parte oggi pomeriggio a Loano all’ultima tappa del tour “La Liguria si ribella”, che si è svolto al Ristorante Buon Vento, alla presenza di almeno una cinquantina di balneari della zona che hanno affollato la sala.
Al centro degli incontri un forte no alle aste e una sonora bocciatura al DDL definito “ammazzabalneari”, ma anche la richiesta di partecipare alla manifestazione dal titolo “No bolkestein” – le donne balneari si ribellano” che si terrà in Piazza Montecitorio a Roma il 15 marzo prossimo dalle 11 alle 14.
“La preoccupazione resta molto alta e la partecipazione a questi incontri lo dimostra. Come Regione siamo vicini alla categoria. Stiamo lavorando ad un disegno di legge per tutelare i balneari e il lavoro di tante imprese familiari” ha aggiunto l’assessore regionale. All’incontro hanno preso parte il capo gruppo FI in Consiglio regionale Angelo Vaccarezza, il presidente dell’associazione Donnedamare Bettina Bolla, il sindaco di Loano Luigi Pignocca, il presidente provinciale del Sib Enrico Schiappapietra e il presidente del Sib Loano Diego Burastero.
“Ora è il momento di agire e di avere dal Governo quelle risposte che ancora non ci sono e che lasciano margini di incertezza inaccettabili. Il confronto è importante e ci saranno altri incontri sul territorio, tuttavia è arrivato il momento di portare risultati concreti” ha concluso Scajola.
“La manifestazione ha l’appoggio di Comitato Salvataggio Imprese e turismo italiano, Donnedamare, per l’impresa balneare, CNA Balneatori, Assobalneari Italia e Itb Italia che hanno chiamato a raccolta i balneari di tutta Italia, soprattutto dopo che, con le parole del Ministro Calenda, “si sono capite le reali intenzioni dell’esecutivo” hanno ribadito le associazioni di categoria.
Affermazioni “che tolgono ogni alibi e che hanno portato i balneari, tra cui molti liguri, a credere che non sia più sopportabile il basso profilo, ma sia arrivato il momento della Piazza”.