Verso sabato

Azzardo, ancora bagarre tra Toti e Paita. E Mantero (M5S): “La Liguria diventerà una bisca a cielo aperto”

La proroga della legge sul gioco d'azzardo verrà discussa in consiglio regionale sabato mattina

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Regione. “Il Pd e il suo capogruppo in Regione Raffaella Paita dovrebbero smetterla di accomunare i commercianti e i tabaccai della Liguria a volgari criminali e dovrebbero avere rispetto per chi ogni giorno si sveglia e cerca di tenere in piedi, tra mille difficoltà e molti rischi una attività”.

Così il presidente della Regione Liguria in un post sulla sua pagina Facebook. Il riferimento è all’opposizione del Partito Democratico alla proroga di un anno all’entrata in vigore della legge contro il gioco d’azzardo. Una legge a cui il Pd, ma più in generale tutte le minoranze consiliari, si oppongono strenuamente.

Le dichiarazioni di Toti hanno visto la replica immediata di Paita, che dice: “Toti quando non ha argomenti (cioè molto spesso) preferisce passare direttamente all’insulto o alle bufale. Ed ciò che ha fatto anche oggi accusando il Pd di accomunare i tabaccai ai criminali sul tema dell’azzardo, solo perché il Partito Democratico ha chiesto che venga applicata la legge regionale (approvata anche dal centrodestra) contro il proliferare indiscriminato delle slot-machine. Di fronte a una piaga sociale come la ludopatia Toti, per un pugno di voti, mette in atto un colpo di mano che, tra l’altro, non servirà neppure ad aiutare chi oggi ospita nel proprio esercizio commerciale le slot”.

“Quando finirà le proroga elettorale che il governatore ha tanta fretta di approvare, infatti, ci troveremo nella stessa situazione in cui siamo adesso. Solo che avremo perso un anno. Eppure sul commercio, che sta attraversando una grossa crisi, la Regione ha poteri molto forti e potrebbe mettere in campo interventi a sostegno del settore, per consentire agli esercenti di utilizzare la telematica con maggiore efficacia. La ‘soluzione’ di Toti invece è rinviare, dimostrando così di non avere né un progetto né una visione”.

Anche Matteo Mantero, deputato ligure del MoVimento 5 Stelle da sempre in prima linea contro il gioco d’azzardo patologico, si schiera sullo stesso fronte del Pd: “La Liguria sta per diventare l’unica regione in Italia in controtendenza, dove l’azzardo potrà dilagare incontrastato. Invece di proteggere i cittadini dalla piaga dell’azzardo da noi si tutelano gli interessi di lobby che hanno sedi in paradisi fiscali, probabilmente per ripagare qualche pacchetto di voti ricevuti alle regionali o più probabilmente in vista delle prossime comunali genovesi”.

“I numeri che abbiamo sentito in questi giorni dei posti di lavoro che andrebbero persi con l’entrata in vigore della legge sono semplicemente assurdi – spiega ancora Mantero – sparati a caso, senza alcuna verifica, probabilmente presi come oro colato, direttamente dalle lobby del gioco d’azzardo. Ebbene vorrei dare a Toti & C. qualche altro numero ma questa volta un po’ più certo e con solidi riscontri scientifici: un miliardo e 200 milioni di euro sono i soldi che i liguri gettano tra slot, gratta e vinci e simili nel solo 2016, vale a dire 1.200 euro a testa, compresi neonati e ultra centenari; 12.154 le slot machine nella nostra regione, il che significa 1 slot machine ogni 128 abitanti (molto al di sopra della media nazionale); quasi 2.000 gli euro che ogni mese ogni slot si porta via dalle nostre città e che finiscono nelle tasche delle lobby, nelle casse dello stato e spesso anche nelle grinfie della criminalità organizzata; 25.000 la stima degli azzardopatici nella nostra regione, 9.000 solo a Genova, il 300 per cento l’aumento dei malati di gioco che in Liguria hanno chiesto aiuto ai centri per le dipendenze”.

“A fronte di questi numeri devastanti – prosegue il deputato pentastellato – Toti e Rixi infilano surrettiziamente, con metodi da prima repubblica, un emendamento in un provvedimento che non centra nulla per cancellare la legge regionale sull’azzardo. Sembra incredibile che né il presidente della Regione, né l’assessore capiscano ciò che sanno anche i bambini: è l’azzardo che impoverisce la nostra regione, è l’azzardo che fa perdere posti di lavoro, è l’azzardo che fa chiudere le aziende sane perché i soldi buttati nelle macchinette sono sottratti all’economia reale, è l’azzardo che distrugge le famiglie, rovina le persone, disgrega il tessuto sociale delle nostre città e aumenta i costi dei servizi sociali dei comuni e della sanità regionale che tutti poi dobbiamo pagare con le nostre tasse. È grazie a personaggi irresponsabili come loro, che la nostra regione rischia di diventare l’unica in cui l’azzardo potrà proliferare libero. Questi due incompetenti, per garantirsi un pugno di voti, rischiano di trasformarci in una bisca a cielo aperto”.

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