Pietra Ligure. Alla fine la sentenza tanto attesa è arrivata: il Tar ha decretato che via Privata Grotta a Pietra Ligure, al centro di una lunga e complessa querelle giudiziaria, è una via pubblica a tutti gli effetti. E questo nonostante la battaglia di un privato di Voghera, un signore 80enne, Francesco Galinetto, che aveva acquistato l’area da un’asta (derivante dal fallimento della società Pietra 2 srl del gruppo Nucera) in cui risultava un frutteto: in realtà da tempo la zona è pienamente urbanizzata con tanto di palazzi e condomini, e al suo interno l’amministrazione comunale pietrese aveva svolto interventi di natura pubblica con stalli per i parcheggi liberi e a disposizione di tutti i cittadini.
Il privato da tempo rivendica come “sua” la via e più volte ha messo cartelli, disegnato linee gialle attorno ai parcheggi e verniciato la strada con la scritta “proprietà privata”, ricevendo anche sanzioni da parte della polizia municipale pietrese e costringendo in vari casi il Comune a intervenire, anche con ordinanze ad hoc per riaffermare la natura pubblica dell’area.
“Eravamo convinti delle nostre ragioni e il Tribunale amministrativo ci ha dato ragione: quelle del signore sono state sempre rivendicazioni assurde, in quanto era chiaro che via Privata Grotta fosse una via pubblica e ha confermato la correttezza degli atti amministrativi del Comune”, affermano dall’amministrazione comunale pietrese. “Il Comune ha svolto interventi di asfaltatura e sottoservizi e se c’è stato in passato un errore nella registrazione dell’area questo non può certo essere imputabile al Comune, che ha sempre in agito nell’interesse della comunità pietrese e facendo rispettare le norme in vigore”.
La pronuncia del Tar era attesa già per il mese di novembre, tuttavia il giudizio del Tribunale amministrativo era slittato per consentire un maggiore approfondimento delle carte e della documentazione di una vicenda intricata, un vero e proprio caso che aveva fatto discutere non senza polemiche.
E non appena il signore di Voghera ha appreso dal suo legale l’esito della sentenza del Tar è tornato “agguerrito” sulla via pietrese, tornando a scrivere “proprietà privata” (le stesse scritte che la settimana scorsa erano state nuovamente cancellate dai tecnici del Comune). Ovviamente l’azione dell’80enne ha determinato un nuovo intervento della polizia municipale: insomma altra sanzione per danneggiamento di area pubblica. Ma lui non molla e, appena si avranno a disposizioni le motivazioni della sentenza del Tar, è pronto ad appellarsi al Consiglio di Stato.
Ora il contenzioso legale e amministrativo potrebbe ancora andare avanti: una spada di Damocle per gli abitanti e i condomini delle palazzine che vivono quotidianamente lo “scontro” tra il privato e il Comune di Pietra Ligure.
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