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Il depuratore di Borghetto punta alla autosostenibilità energetica: accordo tra Servizi Ambientali e General Electric

Il 23 febbraio l'impianto ha ospitato una nutrita delegazione di tecnici del comparto europeo della multinazionale

Borghetto Santo Spirito. E’ il depuratore consortile delle ex cave di località Cappellotti a Borghetto l’impianto che la multinazionale General Electric ha scelto per condurre la prima sperimentazione europea per l’autosostenibilità della struttura.

Il progetto pilota (frutto di un accordo con la Servizi Ambientali, la società a partecipazione pubblica che gestisce la struttura) è iniziato lo scorso dicembre e, in virtù degli ottimi risultati registrati durante i test, proseguirà fino a questa estate.

L’impianto di depurazione delle acque del ponente savonese sfrutta il sistema delle membrane ultrafiltranti ed è tra i più tecnologicamente avanzati in Italia. Proprio per questo motivo, è da sempre al centro di eventi e convegni (organizzati anche con il contributo del Fast di Milano) incentrati sul delicato tema dei trattamenti dei reflui e dei relativi consumi energetici, che si aggirano intorno ai 0.4 Kw per metro cubo trattato.

Ora il depuratore punta a raggiungere un altro importante obiettivo: non solo l’abbattimento dei costi e quindi l’autosostenibilità dell’intero impianto, ma persino l’immissione nella rete pubblica del surplus di energia prodotta.

Borghetto Depuratore General Electric

Capofila nella ricerca e nel costante aggiornamento, il 23 febbraio l’impianto di depurazione di Borghetto ha ospitato una nutrita delegazione di tecnici del comparto europeo della General Electric. Gli esperti hanno effettuato una visita della struttura e una sessione tecnica di verifica dei parametri di efficienza ottenuti con il macchinario pilota installato e gestito in collaborazione con i tecnici della Servizi Ambientali. Tutto questo in attesa del prossimo congresso internazionale di maggio, che vedrà la partecipazione del dipartimento canadese della multinazionale.

Borghetto Depuratore General Electric

Intanto è anche in corso di perfezionamento un protocollo di collaborazione con il Politecnico di Milano, mentre prosegue il percorso della Blu Accademy per la cura dell’ambiente che vede in temporaneo stand by la realizzazione del parco pubblico per la riqualificazione dell’area a lato del depuratore, in attesa di nuove risorse.

“La riduzione dei consumi energetici negli impianti di depurazione rimane un tema centrale per gli addetti ai lavori – ha dichiarato Giovanni Paolo Paganelli, direttore generale della Servizi Ambientali – Un campo in cui resta ancora molto da fare, specialmente alla luce delle continue innovazioni tecnologiche, che si presentano sul mercato”.

Borghetto Depuratore General Electric

“I reflui civili come quelli convogliati all’impianto di Borghetto Santo Spirito contengono un quantitativo energetico da tre fino a quattro volte superiore all’energia necessaria per depurarli – ha spiegato Alessandro Monti, direttore commerciale di General Electric – Le tecnologie sono già in fase avanzata, per consentire di progettare e realizzare un impianto di depurazione che non richieda nessun apporto di energia elettrica dall’esterno, che non solo si auto sostenga, ma che possa arrivare a produrne un surplus energetico che si possa immettere in rete come energia rinnovabile”.