Regione. “La Regione Liguria ha seguito alla lettera tutte le indicazioni del dipartimento nazionale della protezione civile il quale ci ha confermato che le tabelle con la computa dei danni delle alluvioni del 2013, 2014 e 2015 sono state ricevute dagli uffici competenti. Tuttavia non ci è arrivato ancora riscontro di quanto sia stato destinato alla Liguria nella finanziaria 2017”.
Così l’assessore regionale all’agricoltura Stefano Mai interviene in merito alla questione del mancato pagamento dei danni alle imprese agricole delle province di Savona e Genova a seguito degli eventi alluvionali del 2014.
Ieri sindaci di Albenga e Ceriale Giorgio Cangiano ed Ennio Fazio, insieme ai parlamentarli Pd Franco Vazio e Anna Giacobbe hanno incontrato il sottosegretario all’economia Paola De Micheli, il quale ha ribadito il fatto che la Liguria non beneficerà dei fondi stanziati dal governo in quanto la Regione non ha presentato la rendicontazione dei danni subiti e la domanda per accedere ai fondi nelle modalità e nei termini previsti.
“La Regione Liguria non ha presentato la rendicontazione dei danni subiti e la domanda per accedere ai fondi nelle modalità e nei termini previsti e perciò le nostre aziende non avranno diritto ad alcun risarcimento – hanno riferito poi i sindaci di Albenga e Ceriale – I fondi c’erano e per la prima volta erano stati stanziati sul capitolo della protezione civile affinché si potesse procedere con i risarcimenti. Mentre tutte le altre Regioni hanno presentato la documentazione in modo completo e seguendo la giusta procedura, la Liguria è l’unica regione a non aver completato la richiesta come si deve. Per questo motivo, non potremo accedere ai fondi”.
“Se quanto è stato riferito ai sindaci di Albenga e Ceriale corrisponde al vero – replica oggi Mai – possiamo dedurre, con grande amarezza, che evidentemente sul capitolo dei danni delle imprese agricole alluvionate della Liguria, così come tutte le Regioni con cui ho personalmente parlato in queste ore, il governo ha deciso di non metterci neppure un euro”.
Insomma, non un errore da parte della Regione ma una scelta consapevole da parte del governo. Una scelta che ovviamente l’assessore regionale trova inaccettabile: “Mi sarei aspettato però che, per rispetto dei ruoli istituzionali e delle tante aziende danneggiate con cui la Regione dialoga con continuità, il governo si prendesse le sue responsabilità: non accetteremo ulteriori tentativi di scaricabarile su chi, come la Regione, ha fatto tutto quanto di sua competenza e potere”, conclude Mai.
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