Borghetto Santo Spirito. Era nata come semplice aiuola, ma nel tempo si era prestata a diventare il “set” in cui posizionare una installazione artistico-ecologica, una “galleria d’arte a cielo aperto” e un presepe a grandezza naturale. Almeno finché alcuni residenti non si sono lamentati, contribuendo a porre fine all’attività di quanti, col loro lavoro, volevano solo rendere più gradevole un angolo del centro storico.
Si è conclusa con lo smantellamento del presepe a grandezza naturale collocato in occasione del Natale scorso la “nuova vita” dello spazio verde che si trova all’incrocio tra piazza Indipendenza e via Mazzini a Borghetto Santo Spirito. Nelle scorse settimane, infatti, il Comune ha chiesto ai commercianti della zona che finora avevano sfruttato (col consenso dell’amministrazione comunale) l’area come spazio decorativo di non posizionare più alcun tipo di installazione, neppure temporanea.
La decisione fa seguito alla raccolta firme (sottoscritta da circa dieci persone) con cui alcuni residenti del quartiere hanno chiesto all’ex commissario prefettizio di non concedere più la propria autorizzazione all’utilizzo dell’aiuola. Il motivo: gli allestimenti male “legavano” con il resto dell’arredo urbano e le facciate delle case storiche, in particolare la “casa rossa” che si trova alle spalle dell’aiuola.

Dai primi di gennaio, quindi, niente più barche che navigano su un mare di bottiglie riciclate e niente più gallerie d’arte a cielo aperto. I commercianti e gli altri abitanti della zona che con queste installazioni (realizzate in forma del tutto gratuita e volontaria) pensavano di rendere più gradevole un crocevia attraversato ogni giorno da migliaia di veicoli e pedoni si trovano ora con le mani legate a causa della “ragion di stato”.

La speranza, per gli stessi “decoratori volontari” e quanti apprezzavano queste installazioni, è che la futura amministrazione comunale possa rivedere la decisione.