Nuova management

Asl 2, ecco i nuovi direttori: “Nessuna chiusura, riorganizzare significa migliorare e non tagliare”

Porfido garantisce: "Nessun reparto è a rischio, l'unica criticità è l'eccessivo numero di reparti di Ortopedia e Trauma"

Savona. “Meno primari non vuol dire meno servizi, non confondiamo l’attività con la direzione. La Regione ci ha chiesto di ridurre il budget di 1,8 mln, ma riteniamo di poterlo fare senza sacrifici ma solo con l’efficientamento. Nessun reparto è a rischio o sarà chiuso. E chi vuole fare guerre di campanile tra presidi non le farà con me: io sono qui solo per rispondere alle esigenze dei malati”. Lo ribadisce a chiare lettere Eugenio Porfido, direttore generale della Asl 2 savonese, nel corso della conferenza stampa in cui ha presentato i due nuovi direttori dell’azienda: Antonella Piazza, direttore sanitario, e Salvatore Giuffrida, direttore amministrativo.

Dopo un periodo di commissariamento, dunque, il management dell’Asl 2 savonese è nuovamente al completo: “Antonella Piazza è già in azienda da tempo ed è giusto mantenere un aspetto di continuità che reputo molto importante in questo momento di cambiamento. Salvatore Giuffrida è un nuovo ingresso, ma ha una lunga esperienza nel settore amministrativo, tanto nel pubblico come nel privato, con competenze specifiche anche nell’informatica: l’area amministrativa è fondamentale in quanto alimenta tutti i processi dei servizi sanitari” afferma il direttore Asl 2 Eugenio Porfido.

Nell’occasione si è parlato di tutto il riassetto in atto nella sanità savonese. Il neo direttore sanitario Antonella Piazza ha annunciato le novità più imminenti: “Stiamo portando avanti il piano di integrazione ospedale-territorio, nel segno di garantire la piena continuità assistenziale. Stiamo riorganizzando la parte chirurgica come all’ospedale di Cairo Montenotte. E poi, ad esempio, a breve si partirà anche con l’accesso diretto al laboratorio di analisi di Savona”.

asl 2

Ecco le prime parole del neo direttore amministrativo Giuffrida: “Come direzione amministrativa stiamo cercando di facilitare sia il lavoro degli operatori sia l’accesso ai servizi da parte dei cittadini. Dal punto di vista informatico stiamo lanciando diverse soluzioni, ad esempio in ambito cardiologico con possibilità di refertare a distanza; i referti riguardanti le analisi sono già ricevibili online, allo stesso modo lavoriamo per permettere il ritiro dei referti radiologici a distanza. Dal punto di vista del rapporto tra costi e ricavi, per la prima volta non sono stati fatti dei tagli lineari ma la richiesta di sacrifici a livello ligure è stata diversificata: Asl 2 ne esce bene grazie ai sacrifici fatti in passato, e non si prevedono quindi criticità nel 2017”.

asl 2

Le casse, quindi, per una volta, se non sorridono, almeno non piangono: “In azienda è già in corso la discussione sul budget – annuncia Porfido – siamo partiti a dicembre a abbiiamo definito gli obiettivi a gennaio e ora è partita la negoziazione”.

Un’altra novità su cui la Asl è al lavoro è la possibilità di lavorare insieme in videoconferenza nei diversi presidi: “Il sistema – spiega Giuffrida – collegherà i quattro ospedali e la sede di Savona della Asl, con una modalità che permetterà di interagire come se si fosse nella stessa stanza. Il tutto grazie a una rete in fibra ottica di proprietà di Asl (quindi senza costi) che simula un ‘campus’, con una trasmissione delle immagini molto rapida. Un sistema all’avanguardia a cui secondo me non è stata data la giusta risonanza”.

Ecco la diretta della conferenza stampa:

Porfido ha colto anche l’occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: “Non so perché si continua a parlare di tagli, di reparti che spariscono – punzecchia – abbiamo parlato con i primari dei vari reparti dell’assetto organizzativo e non ci sono criticità. Le uniche riguardano alcune aree specialistiche della chirurgia: abbiamo sei reparti di ortopedia e traumatologia… è un problema non solo alla luce del decreto Balduzzi, ma del semplice buonsenso”.

“Per il resto – ribadisce – stiamo procedendo soltanto ad una riorganizzazione. E’ normale, fa parte dell’ordine delle cose. E le reti che noi stiamo proponendo ormai sono realtà nel resto del mondo, è ora che iniziamo ad adeguarci anche noi. Mi rendo conto che le novità spaventano, ma è necessario se si vuole migliorare… noi abbiamo sempre detto che avremmo rivisto l’organizzazione, senza però assolutamente rinunciare all’attività che viene svolta”.

Chiusura con polemica per Porfido che punzecchia i primari che oggi parteciperanno all’incontro: “Ci andranno come privati cittadini penso, io non ne so nulla… di certo non parleranno a nome dell’azienda. Stiamo proprio affermando che stiamo investendo: chiudere i reparti sarebbe un controsenso, quindi non capisco le paure”.

leggi anche
ospedale san paolo
In difesa
“Giù le mani dal San Paolo”, nuovo incontro a Savona contro il rischio di ridimensionamento