Andora. Sono passati quasi otto mesi dalla scadenza della convenzione con il Comune di Andora per mezzo della quale la società Andora Calcio utilizza le strutture. “A distanza di tempo – afferma il presidente della società calcistica Paolo Morelli – ancora non si vede la parola fine sull’agognata e richiesta proroga“.
“Dopo la nostra richiesta – prosegue – abbiamo avuto numerosi incontri e riunioni con funzionari ed amministrazione comunale ma, ad oggi, non ci è dato di capire quale sia le tempistiche per definire la vicenda. Questo grave ritardo sta creando anche e soprattutto un serio problema economico alla società perché, legato alla convenzione, c’è anche il rimborso delle spese che la società sta anticipando con fondi propri per la manutenzione dei campi e delle strutture“.
“Tale ritardo – sottolinea il presidente – sta inoltre seriamente condizionando anche la normale gestione creando preoccupazione tra tutta la dirigenza e le tantissime famiglie dei ragazzi e ragazze che giornalmente frequentano le strutture, impedendo altresì alla società una seria programmazione della prossima stagione calcistica, che con questo clima di assoluta ed ingiustificata incertezza, è di fatto praticamente impossibile”.
Ultima ed ennesima problematica emersa recentemente è una presunta incompatibilità tra le cariche rivestite da Paolo Morelli, quelle di consigliere comunale e quella di presidente della società. “E’ emersa dopo quasi due anni da quando sono diventato presidente! Se questo è un problema, e tale si dimostrerà, ovviamente non resterò un minuto di più presidente anche per non creare alcun pregiudizio e per non vedere andare in fumo il lavoro intenso svolto insieme ai miei collaboratori in questi due anni nell’interesse della compagine che ho rappresentato – dichiara Morelli -. Ulteriore elemento che accresce l’incertezza societaria, è inoltre l’accertamento dell’Agenzia delle Entrate sulle gestioni precedenti al mio ingresso in società e di cui ancora non abbiamo avuto esito”.
“Mi scuso per lo sfogo – conclude il presidente – ma spero che questo mio grido di allarme possa servire a far compiere all’amministrazione i dovuti passi dimostrando che la stessa abbia a cuore la nostra società ed il futuro del calcio in Andora”.