Finale Ligure. Il presidente Giorgio Brondi l’aveva annunciato poco più di un mese fa: “Il Movimento Difesa del Cittadino di Finale Ligure offre 250 euro a chiunque fornirà le prove di reati commessi da Pubblici Ufficiali, incaricati di pubblico servizio o amministratori pubblici“. Un’offerta incredibile, dal sapore di “far west”, che non aveva mancato di scatenare polemiche nel finalese.
Se per qualcuno, infatti, la ricompensa economica poteva essere utile per scovare lazzaroni e corrotti all’interno del Comune e degli altri organi “statali”, per altri si trattava invece di una proposta “shock”, assolutamente fuori luogo, la cui conseguenza principale non sarebbe stata quella di smascherare i colpevoli ma soltanto quella di alimentare maldicenze e vendette personali. Contro quell’offerta si scagliò lo stesso sindaco di Finale, Ugo Frascherelli: “Una proposta scellerata e senza senso – aveva tuonato – i primi a sentirsi offesi da una simile iniziativa sono proprio i dipendenti pubblici, nel veder attribuire un prezzo ad una condotta morale”.
Nonostante le critiche, però, Brondi non ha alcuna intenzione di fermarsi. E così, ad un mese dall’annuncio sul web, in Riviera hanno iniziato a comparire veri e propri manifesti. Prima trenta 70×100 a Finale, quindi anche negli altri Comuni (nell’immagine qui sotto, ad esempio, a Loano). La proposta, infatti, riguarda indistintamente tutto il territorio: “Il Movimento è stufo della corruzione endemica che caratterizza l’amministrazione pubblica in generale”, spiega Brondi.
Nel mirino dunque ci sono virtualmente tutti quelli che in qualche modo lavorano nel pubblico, dagli impiegati ai vigili, dai dirigenti a sindaci e assessori. Per ricevere le segnalazioni (“realmente fondate – precisa Brondi – che verranno verificate dalle forze dell’Ordine”) il presidente del Movimento Difesa del Cittadino ha attivato anche un numero di cellulare dedicato, 333/7776725.
Un personaggio controverso, Brondi. Da un lato è molto noto, non solo nel finalese ma in tutta la provincia, principalmente per le sue battaglie contro gli istituti bancari a difesa dei risparmiatori, una sorta di moderno “Robin Hood” che lotta quotidianamente contro usura e anatocismo (IVG.it ha raccontato spesso le sue battaglie, per leggerle clicca qui). Dall’altro lato è spesso contestato dagli stessi concittadini finalesi, a causa delle sue posizioni “estreme”: Brondi non fa mistero delle sue idee, recentemente si è definito “l’unica vera opposizione di Finale” in un videomessaggio concluso con un eloquente “Boia chi molla”.[tag name=”movimento difesa del cittadino”]
Nello stesso messaggio Brondi avvertiva un misterioso personaggio, identificabile con tutta probabilità proprio nel sindaco: “Stai attento, che ti controllo sempre”. L’ostilità nei confronti di Frascherelli è nota da tempo, tanto che negli ultimi giorni il presidente del Movimento Difesa del Cittadino ha letteralmente “sfidato” il primo cittadino ad un dibattito pubblico: “Caro sindaco, ha fatto venire i cosiddetti migranti, rifugiati o come diavolo li vuole chiamare (io li chiamo ‘migranti economici’) e ciò provoca sicuramente una trasformazione del nostro tessuto sociale, non so se positiva o negativa ma ho pausa che sarà negativa. Siamo stati soccombenti in due cause, e chissà in quante altre lo saremo ancora secondo me, per un certo pressappochismo nel far causa (bisognerebbe riflettere prima di farlo). Sono pronto a sfidarla in un dibattito pubblico, quando vuole: può portarsi dietro la claque, l’orchestra, la cornamusa. Sono disposto a sfidarla ovunque voglia: lei non è capace a governare questa città, vergogna“.




