Albenga. Marco Melgrati (Forza Italia, Politica per Passione) ho scritto all’assessore Scajola per denunciare un atto illegittimo dell’amministrazione di Albenga, approvato con una delibera del Consiglio Comunale del 2015, peraltro già sospeso dalla Regione: al centro il recupero di un sottotetto con l’applicazione dell’art. 3 della Legge Regionale sul Piano Casa, con un cambio di destinazione d’uso di un immobile non in regola: “Questo vuol dire paralizzare l’attività edilizia sul patrimonio esistente, mentre il nuovo PUC propone di cementificare le aree agricole!” dice Melgrati.
“Accade ad Albenga che per un recupero ai fini abitativi di sottotetti esistenti (senza addirittura alzare il tetto), mero cambio destinazione d’uso ai sensi della legge regionale 24 del 2001, il Comune chiede il reperimento o monetizzazione degli standard in forza della delibera del Consiglio Comunale n. 71/2015…Lo chiedono perché sono in regime di salvaguardia, avendo approvato una delibera che comunque è stata sospesa dalla Regione Liguria. Una norma illegittima, che contrasta con il concetto di ristrutturazione, introdotto dalla Legge Regionale sui sottotetti, appunto la 24 del 2001 e le sue successive modificazioni. Infatti proprio questa Legge, all’art. 10 comma f, disciplina gli ampliamenti diversi dalla nuova costruzione (quella si soggetta a standard) come ristrutturazione edilizia, se contenuti nel 20% del volume geometrico esistente”.
E Melgrati aggiunge: “Inoltre il Comune di Albenga non deroga dal regolamento edilizio per fattispecie tipo il disimpegno, che deve essere 1,20; ma la legge parla chiaro: “in deroga allo strumento e regolamento”. Credo che sia allucinante, illegittimo e contra legem che per qualsiasi intervento di ristrutturazione edilizia il Comune di Albenga debba chiedere lo standard, che sia piano casa, legge sottotetti o meri frazionamenti e/o cambi destinazione d’uso… infatti la stessa norma viene applicata anche per l’art. 3 della Legge Reg. 49/09, la Legge detta Piano Casa o per il Cambio d’uso di un magazzino…”.
“Questo vuol dire penalizzare i cittadini, con norme in contrasto con le Leggi Regionali sull’edilizia e Urbanistica, e con le leggi Nazionali. Chiedo con forza un immediato annullamento della delibera di Consiglio Comunale 71/2015, peraltro superata dall’entrata in vigore della recentissima nuova modifica alla Legge Regionale 24/2001, per riportare alla legalità procedure illegittime perpetrate dal Comune di Albenga su interventi definiti dalla Legge Regionale come ristrutturazioni”.
“Ho scritto all’assessore regionale (la Regione esercita funzione di controllo) per denunciare questa palese illegittimità che il Comune persegue, con grave imbarazzo dei funzionari e dirigenti del settore. Se non bastasse, segnalerò questo abuso d’ufficio alla Procura della Repubblica”.
“Se il comune continuasse in questo atteggiamento persecutorio e illegittimo, teso solamente a “fare cassa”, chi ne subisce e subirà conseguenze sono e saranno solo i cittadini, vessati da una norma che contrasta con le più elementari nozioni dell’urbanistica e delle leggi vigenti”.