Verso il traguardo

Savona, presentato il nuovo piano di Ata: per i rifiuti sarà un anno a “tolleranza zero”

Novità su spazzamento, raccolta e manutenzione del verde: l'obiettivo è ridurre i costi e rendere più efficiente il servizio

Savona. Tolleranza zero. Sarà questa la “linea” del Comune di Savona nel 2017 in termini di rifiuti. Il perché lo riassume in pochi secondi il sindaco Ilaria Caprioglio: “Riceviamo ogni giorno lamentele sulla sporcizia della città, però qualcuno quella sporcizia la crea. Non ci si può solo lamentare, bisogna impegnarsi tutti”.

Il cambio di rotta è stato annunciato questa mattina nel corso di una conferenza stampa in cui erano presenti, oltre al primo cittadino, anche l’assessore all’Ambiente Pietro Santi, il presidente di ATA Alessandro Garassini ed il direttore dell’azienda Luca Pesce. Il concetto principale, ribadito anche da Garassini, è chiaro: “Se la città è sporca magari è anche perché qualcuno lo fa, non solo perché qualcuno non pulisce abbastanza…”.

Alla tolleranza zero, però, non si arriverà di colpo ma, spiega Garassini, “attraverso un percorso condiviso con i cittadini. La strategia è quella di andare per gradi, informandoli, per arrivare al nostro obiettivo”. Lo conferma Caprioglio: “Noi tendiamo la mano a tutti i cittadini, informeremo ed aiuteremo nel primo periodo a comprendere i corretti metodi di smistamento. E poi studieremo dei metodi per scoprire i ‘furbetti’ e delle sanzioni. Ci sono persone che arrivano da fuori, con il furgoncino, per abbandonare ingombranti: non trascureremo più questo aspetto”.

La conferenza stampa integrale

Il monito ai cittadini è arrivato durante la presentazione, da parte del direttore Pesce, del nuovo Piano Ordinativo di Dettaglio. Se alcuni cambiamenti saranno meno percepibili o visibili, in termini di novità la fa da padrone lo spazzamento: il nuovo sistema con il lavaggio periodico a settimane alterne nei vari quartieri, sperimentato a partire da questa estate, diventerà definitivo. “In questo momento stiamo facendo lavaggi tutte le settimane, al mattino – spiega Pesce – secondo uno schema che ci permette di coprire tutta la città. Tutti i quartieri a rotazione sui 7 giorni hanno il lavaggio dedicato”.

A questo si aggiunge il lavaggio notturno del giovedì notte, con la rimozione delle auto per un lavoro più approfondito. Il metodo in uso attualmente, però (una zona per ogni incaricato, con tutti i problemi conseguenti in caso di assenze), verrà modificato: “Abbiamo diviso la città in due, una che racchiude il centro e parte dell’Oltreletimbro e l’altra che da lì arriva alla periferia. In centro ci concentreremo sul centro ottocentesco e sulla Darsena che verranno pulite tutti i giorni; le altre vie verranno lavate a giorni alterni”.

Verranno inoltre create delle “squadre” di intervento composte da tre-quattro persone, ognuna con in appoggio due spazzatrici ed un mezzo di lavaggio, che si divideranno le zone e verranno ogni volta concentrate soprattutto dove verranno rilevate le maggiori criticità. “Siamo riusciti a mappare le zone che abitualmente presentano i maggiori problemi – chiarisce Pesce – per cui stiamo preparando anche una nuova sperimentazione per cui ci saranno 25-30 vie, di cui il 90% in periferia, in cui interverremo ciclicamente con divieti mobili per pulizie approfondite”.

Cambiamenti anche per quanto riguarda la raccolta, per la quale il modello già da qualche tempo è quello in uso a Pietra Ligure: meno cassonetti e più bidoni dedicati. “Abbiamo ultimato la distribuzione dei bidoncini per gli esercizi commerciali. Il sistema funziona se, oltre alla volontà del cittadino, funziona la differenziata. E i numeri ci danno ragione: siamo scesi dai 432 kg pro capite di indifferenziato del 2010 ai 292 del 2016. Abbiamo ultimato il sistema di raccolta spinta per tutte le frazioni, la previsione è di scendere ulteriormente a 269 kg pro capite, che corrisponderebbero al traguardo del 50% di differenziata”.

Qualche cambiamento anche in termini di pulizia del cimitero (che verrà potenziata), di verde pubblico (è stata dimezzata la frequenza del diserbo stradale ed alzata l’altezza media dell’erba prima di provvedere al taglio, una mossa che ha permesso di ridurre il numero di passaggi del 30%) e di spazzamento neve, che verrà effettuato in caso di allerta regionale tranne che per l’ospedale San Paolo, su cui l’attenzione sarà maggiore (si interverrà anche in assenza di allerta qualora vengano rilevati comunque problemi).

Tutti cambiamenti per cercare sia di ridurre i costi (il che dovrebbe tradursi per i savonesi in una riduzione della Tari, ma solo dal 2018) che di risolvere una criticità molto sentita dai cittadini: “Chiunque abbia segnalato disservizi o problematiche in questo periodo ha avuto risposta con un intervento in massimo 24 ore – fa notare l’assessore Santi con un pizzico di orgoglio – e in molti ci hanno fatto notare che in pochi mesi la città è decisamente più pulita”.