Count down

Savona, la capitaneria di porto controlla la filiera ittica: sequestri e 29 mila euro di multe

l nucleo controlli pesca della capitaneria di Savona ha effettuato controlli in numerose attività commerciali

Guardia Costiera Operazione Count Down Sequestri

Savona. E’ di 19 sanzioni amministrative (per un valore totale di 28 mila e 500 euro) e diversi sequestri il bilancio dell’attività di controllo messa in atto dalla capitaneria di porto di Savona nell’ambito di “Count Down”, operazione condotta a livello nazionale dal comando generale della guardia costiera e che a dicembre ha visto impegnati tutti i comandi territoriali del corpo in controlli lungo l’intera filiera ittica, dal mare ai principali mercati ittici della penisola, fino alla tavola dei consumatori.

Tra il primo e l’8 dicembre e poi ancora tra il 15 e il 30 dicembre il personale dei nuclei ispettivi pesca della capitaneria di porto di Savona ha effettuato controlli mirati alla commercializzazione, ristorazione e immissione sul mercato di prodotti ittici extracomunitari non conformi.

Nel corso di tale operazione complessa, che ha visto impegnati 12 uomini e donne del comando savonese e degli uffici minori dipendenti, sono stati eseguiti 77 controlli in mare e presso i punti di sbarco, i mercati ittici, i laboratori di trasformazione, grande distribuzione, dettaglio, ristoranti ed in strada nella provincia di Savona e Torino.

Tali controlli hanno permesso di individuare alcuni comportamenti illeciti che hanno portato all’emissione di 19 sanzioni amministrative (per un totale di 28 mila e 500 euro). Di queste, 15 sono state emesse per etichettatura non conforme alla vigente normativa e altre 4 per irregolare tracciabilità dei prodotti ittici posti in vendita.

Nel savonese è stata accertata la presenza in vendita di “polpi” congelati la cui etichetta, apposta all’origine dalla ditta importatrice, è risultata non conforme alle vigenti norme comunitarie. Tutto il pescato è stato posto sotto sequestro.

Sempre nel savonese, dove non esistono impianti di allevamento, è stata accertata la presenza in vendita di aragoste, consegnate da un pescatore locale, il quale sull’etichetta aveva indicato come metodo di produzione “allevate”. Con il supporto del servizio veterinario il prodotto è stato posto sotto sequestro sanitario e avviato alla distruzione.

I nuclei ispettivi della capitaneria di porto continueranno la propria opera di prevenzione e repressione di comportamenti fraudolenti che danneggiano sia il consumatore sia i commercianti onesti.

leggi anche
guardia costiera filiera ittica
Operazione "countdown"
Controlli sulla filiera ittica della Capitaneria di Loano: sanzionate due pescherie e un ristoratore etnico