Cairo Montenotte. Una proposta di legge di iniziativa popolare per fare in modo che il San Giuseppe di Cairo Montenotte ottenga il riconoscimento di ospedale di area disagiata. E’ questa l’ultima idea del primo cittadino cairese Fulvio Briano.
Già all’inizio di dicembre il sindaco della cittadina valbormidese aveva inviato una lettera in merito all’assessore regionale alla sanità Sonia Viale, ai consiglieri regionali Andrea Melis (M5S), Angelo Vaccarezza (Fi), Luigi De Vincenzi (Pd) e anche ai sindaci del distretto socio-sanitario 6 Bormide e al comitato sanitario locale Valbormida.
“Insieme ai miei colleghi valbormidesi – scrive Briano nella missiva – ho partecipato all’assemblea dei sindaci della provincia di Savona tenutasi il 14 novembre. In tale occasione, ho provveduto a consegnare all’assessore Viale un documento di sintesi in cui, relativamente all’operatività dell’ospedale San Giuseppe di Cairo, segnalo come sia quanto mai indispensabile la declaratoria di ‘ospedale di aria disagiata’ per i motivi già più volte esposti dal territorio che rappresento e riportate nella petizione popolare a suo tempo consegnata all’attenzione della Regione. Purtroppo il contenuto di due diversi ordini del giorno votato in modo non univoco dal consiglio regionale mi fanno ritenere che non ci sia una reale volontà politica dell’amministrazione regionale di addivenire a tale declaratoria”.
Ora Briano ci riprova: “In questi ultimi mesi più volte mi sono imbattuto contro il muro di gomma della Regione Liguria e dell’assessore regionale alla sanità e alle politiche sociali, Sonia Viale, che continua a non accettare un confronto pubblico su questo argomento e a non svelare quale futuro ha previsto per il nostro ospedale della Val Bormida. Anzi, fino ad ora, visto come continua l’emorragia di servizi e personale, il futuro, senza la tutela di un ruolo di nosocomio di area disagiata, appare già segnato”.
“Per questo motivo, subito dopo le festività, ho deciso di convocare l’assemblea dei sindaci del distretto socio sanitario delle Bormide per sottoporre ai miei colleghi una proposta di legge di iniziativa popolare per ottenere il riconoscimento di ospedale di area disagiata. Tale proposta, che è un istituto legislativo con cui i cittadini possono presentare al parlamento (se si tratta di legge nazionale) o a un’amministrazione locale (in questo caso la Regione) un progetto di legge che dovrà essere discusso e votato, per essere valida dovrà essere approvata almeno da dieci consigli comunali oppure sottoscritta da almeno cinquemila firme”.
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