Che succederà?

LoaNoi interroga l’amministrazione sul Ramella: “Quale futuro per la residenza protetta?”

"Nonostante ci siano tante criticità, il Comune investe sempre meno nella manutenzione della casa di riposo"

Loano Residenza Protetta Ramella

Loano. La lista civica LoaNoi interviene nuovamente a proposito della residenza protetta “Ramella” di Loano. Nei mesi scorsi il capogruppo Paolo Gervasi ed i suoi colleghi Patrizia Mel e Daniele Oliva avevano realizzato un vero e proprio “dossier” evidenziando quelle che a loro dire erano le maggiori criticità presenti all’interno dell’edificio di via Stella. Oggi gli stessi consiglieri di minoranza tornano ad occuparsi della casa di riposo interrogando la maggioranza del sindaco Luigi Pignocca circa il futuro della struttura.

“Il 12 agosto 2015 – ricorda LoaNoi – il Comune ha stipulato con l’Ati composta dal consorzio ‘Il Sestante’ e ‘Cir Food’ un contratto di durata triennale per ‘l’ affidamento di servizi nel settore socio sanitario ed assistenziale presso la casa di riposo Ramella comprensivo del servizio mensa per la struttura esteso alle scuole comunali, campo solare, pasti a domicilio ed affidamento in concessione, del secondo piano dell’immobile Ramella per lo svolgimento di servizio di residenza sociale’. Dopo quella effettuata ad ottobre, abbiamo effettuato una nuova ispezione lo scorso 30 dicembre. In quella occasione abbiamo potuto apprezzare i lavori di rinnovamento realizzati in sala da pranzo, come pure alcuni accorgimenti da noi suggeriti ed adottati, ad esempio il non utilizzare i piatti in melanina per scaldare i pasti nel microonde, mentre per le altre carenze segnalate tutto è rimasto sostanzialmente invariato”.

Le criticità sono diverse: “Pavimenti danneggiati e potenzialmente pericolosi che in alcuni casi hanno fatto inciampare delle persone; accessi alle camere ed ai bagni difficoltosi per la manovrabilità delle numerose carrozzine o delle attrezzature adibite al sollevamento dei pazienti; potenziali situazioni di pericolo dovute alla presenza di scale accessibili in salita, sbarramento metallico dell’unica uscita di sicurezza senza una rampa mobile (con tasto di apertura collocato in posizione non raggiungibile da chi è in carrozzina); porta di accesso al quadro elettrico apribile; terrazzo posto al primo piano poco sfruttabile in estate con un’insufficiente copertura dal sole parzialmente utilizzabile, vista la presenza a terra del motore dei condizionatori; in alcuni bagni campanello di emergenza posto in posizione non completamente raggiungibile dagli utenti; prese elettriche che in alcune camere si ‘staccano’ dal muro”.

“Dal 2010 ad oggi il Comune ha investito regolarmente nella manutenzione ordinaria della struttura: 19.997 euro nel 2010; 19.995 euro nel 2011; 5.350 euro nel 2013; 3.653 euro nel 2014; 2.890 euro nel 2015. A parte i 123.991 euro impiegati ante 2010, finalizzati soprattutto ad ottenere la certificazione prevenzione incendi, da queste cifre si deduce un lento ed inesorabile disimpegno dell’amministrazione dalle attività di ordinaria manutenzione. Anche includendo il lascito Colombo di 30 mila euro utilizzato per installare i condizionatori e per ammodernare la sala pranzo nel 2016, negli ultimi 7 anni sono stati spesi solo 81.885 euro, ben lontani dai 200 mila euro dichiarati a mezzo stampa dall’assessore Lettieri”.

Ramella Loano

“La spesa totale per  la gestione del Ramella si aggira annualmente sul milione di euro e solo il 61 per cento è coperto dalle rette. Nel 2014 si decise di cedere il secondo piano (dopo aver speso 151 mila euro per trasformarlo in ‘un’accogliente struttura alberghiera’) e oggi rimane precluso agli ospiti del primo piano e spesso privo di anche un solo ospite privato. Ad oggi per la struttura pubblica al primo piano abbiamo una lista di attesa di tredici persone (su trentasette degenti) ed è ragionevole pensare che, se fossero attivi entrambi i piani si avrebbe una copertura (con le rette dei tredici pazienti in più) di circa l’80 per cento”.

Ramella Loano

LoaNoi ricorda anche che “la lista di attesa al 2 novembre 2016 era di 13 persone, mentre nello stesso periodo non vi era alcuna persona alloggiata nella residenza posta al secondo piano, in gestione al consorzio”.

Per tutti questi motivi, LoaNoi chiede all’assessore ai servizi sociali Luca Lettieri: “Quali prospettive ha la struttura, ovvero si chiede di confermare o meno l’intenzione da parte dell’amministrazione di mantenere sotto il controllo pubblico la struttura o di darne in parte la gestione all’Ati, prorogando di altri 3 anni l’attuale appalto; se viene presa in considerazione la riacquisizione del II piano nel prossimo appalto, stante le liste di attesa, che permetterebbero di coprire maggiormente i costi della struttura, attualmente fermi a poco più del 60 per cento dell’importo totale annualmente impiegato; se sono programmati interventi di manutenzione ordinaria/straordinaria e per quali importi”.

Patrizia Mel aggiunge: “Indipendentemente da qualsiasi discorso di maggioranza e minoranza, la questione Ramella mi sta particolarmente a cuore perché il sociale è, per me, di fondamentale importanza.  Vedere coi miei occhi quali siano le condizioni in cui versa la struttura ha destato in me un senso di delusione e di perplessità. Le notizie che avevo avuto sino ad allora sul Ramella erano i post sempre molto positivi che comparivano su Facebook e facevano pensare, a chi nella struttura non si reca abitualmente, che il Ramella fosse un luogo in cui i nostri anziani potessero trovare un’adeguata sostituzione alla propria dimora, qualora non fossero più in grado di vivere in autonomia e qualora non fossero più autosufficienti. Purtroppo la realtà dei fatti è ben diversa e le condizioni in cui versa il primo piano della struttura fa comprendere subito, anche ad un occhio assolutamente non tecnico e non esperto, che molto c’è da fare per consentire ai nostri concittadini di essere assistiti in modo dignitoso in una struttura adeguata”:

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