Traballante

Finale, Frascherelli in bilico si gioca la carta: presidenza del consiglio offerta alla minoranza

L'opposizione si riunirà mercoledì per decidere se accettare l'offerta del sindaco

comune finale

Finale Ligure. La proposta è arrivata ieri, nel corso della conferenza capigruppo: poltrona di presidente del consiglio a un esponente della minoranza. Ecco la carta che il sindaco di Finale Ugo Frascherelli ha deciso di giocarsi con l’obiettivo, presumibilmente, di ottenere un po’ di sostegno dopo due anni e mezzo sempre più difficili per la sua maggioranza.

Da tempo, infatti, gli equilibri nel municipio finalese sono delicati: dopo il primo segnale “forte” a metà 2015, le dimissioni del vicesindaco Lorenzo Operto (sostituito poi dall’assessore Clara Brichetto, in giunta al suo posto entrò Delia Venerucci) arrivarono le voci di frizioni col Pd, i cambi di deleghe, la frattura con Sergio Colombo. Fino alla cartina al tornasole delle ultime elezioni provinciali, dove quello del sindaco finalese è stato il nome più illustre tra gli esclusi: al suo posto è entrato in consiglio proprio Colombo. Uno scenario travagliato, che ai maligni ha fatto sospettare un “siluro” deciso proprio dal Pd.

Proprio per questo Frascherelli avrebbe deciso di correre ai ripari giocandosi una carta alternativa: tendere la mano alla minoranza offrendo loro il posto di presidente del consiglio, carica fino ad oggi ricoperta da Sara Badano. Difficile capire se il “motore” di tutta l’operazione sia la mutata situazione familiare di quest’ultima (ha avuto da poco il secondo figlio) o se le sia stato chiesto un vero e proprio “passo indietro” in nome del bilancino politico. Quel che è certo è che Frascherelli non ha fatto nomi e non ha posto condizioni, aprendo di fatto la porta all’opposizione.

Altrettanto difficile capire come finirà la partita. La minoranza, ieri, ha chiesto del tempo per valutare la situazione: i vari consiglieri si riuniranno mercoledì per discutere sull’effettiva opportunità di accettare o meno l’offerta. Quella poltrona, infatti, era stata chiesta dalla minoranza fin dall’inizio, ma nel 2014 Frascherelli rifiutò ogni compromesso ed il candidato proposto, Alessandro Revello, ottenne solo 5 voti contro i 12 di Sara Badano. La minoranza dovrà valutare se accettare la presidenza del consiglio adesso costituirà un vantaggio più per se stessa (sancendo ufficialmente la “crisi” della maggioranza) o per il sindaco, che con questa mossa potrebbe garantirsi l’appoggio necessario a completare gli ultimi due anni e mezzo di mandato. Oppure, addirittura, “spaccare” la minoranza stessa indebolendola: “divide et impera”, dicevano i latini.

leggi anche
comune finale
La decisione
Finale, la minoranza dice No alla presidenza del Consiglio comunale: salta l’ipotesi di Giovanni Ferrari
comune finale
Commento
Finale, presidenza del Consiglio comunale. Lega: “Ennesimo pasticcio della maggioranza”