Savona. Dopo gli ultimi casi di meningite anche nel savonese è ormai psicosi e negli ultimi giorni sono letteralmente slittate le richieste di vaccinazione e gli ambulatori della Asl 2 savonese stanno affrontando un surplus di lavoro per soddisfare le istanze sia dei genitori dei ragazzi che devono fare la vaccinazione o il richiamo, quanto quelle degli adulti che intendono vaccinarsi dopo l’allarme sollevato sugli ultimi episodi che hanno riguardato Liguria e Toscana.
Le vaccinazioni messe in atto nella Asl 2 savonese riguardano quelle previste dal piano regionale stabilito nel 2014, ovvero quelle contro il menigococco di tipo B per i nuovi nati, con il vaccino erogato al 60° giorno di vita (raccomandabile ma non obbligatorio), e poi contro il meningococco di tipo C dopo l’anno di età, oltre a quello di richiamo per i ragazzi di 14 anni contro il meningococco quadrivalente.
“Dopo l’allarme sollevato dagli ultimi casi i vaccini vanno avanti al mattino e al pomeriggio e le richieste sono certamente in aumento costante anche a seguito dell’allarme diffuso nell’ultimo periodo” afferma la responsabile Asl 2 Virna Frumento.
Prima della psicosi, le percentuali di vaccinazioni nella Asl 2 savonese erano così ripartite: l’80% per i nuovi nati, l’82% per i bambini al primo anno di età e circa il 72% per i ragazzi. “Naturalmente in questo ultimo mese le percentuali si sono impennate (i dati esatti dobbiamo ancora averli), tuttavia ribadisco che non c’è alcun allarme e non si parla certo di epidemia da meningite”.
“Giusta l’attenzione e la prevenzione, ma bisogna evitare ogni allarmismo ingiustificato. Coloro che vogliono vaccinarsi lo possono fare tranquillamente anche tra uno o tre mesi” conclude la responsabile Asl 2.
E sulla psicosi meningite in Liguria e nel savonese è intervenuta oggi anche l’assessore regionale alla sanità Sonia Viale: “Nessun reale allarme #meningite in Liguria, come indicano tutti i dati. Buona la copertura vaccinale, superiore alla media italiana”.