Alassio. “Ad Alassio moralità, legalità e trasparenza queste sconosciute”. Questo il commento di Piera Olivieri, capogruppo di Progetto Alassio, dopo il consiglio comunale in cui la vicesindaco Zioni è “scampata” alla sfiducia.
“In tutta Italia ormai si assiste a scontri feroci tra maggioranza e opposizione e Alassio non fa certo eccezione – afferma Olivieri – Nell’ultimo consiglio comunale del 26 gennaio, però, quando si è discussa la mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Zioni presentata congiuntamente da Progetto Alassio e Insieme X, mozione suffragata da fatti concreti e legittimi, sono stati confermati tutti i dubbi e le accuse di imparzialità che il nostro gruppo da sempre denuncia”.
“Senza voler nuovamente intervenire sul discorso del nido e sulla illegalità delle pratiche portate avanti dall’amministrazione Canepa e dal l’assessore Zioni in particolare che sono sotto gli occhi di tutti – prosegue la consigliera di minoranza – giova far rilevare che la stessa Zioni si è autogiudicata ed autoassolta. Cosi, come i Podestà del ventennio di triste memoria, da un lato non ha tenuto in alcuna considerazione una transazione che in allora la stessa Provincia a guida del forzista e mentore di questa pessima amministrazione Angelo Vaccarezza aveva giudicato corretta, ma in barba a qualsiasi questione etica, legale e di buon senso ha partecipato alla discussione, difendendosi come un leone, offendendo chi la criticava e alla fine come se non bastasse ha anche votato”.
“Ovvio che fosse contraria alle sue dimissioni – tuona Olivieri – anche perché le stesse le avrebbero fatto perdere quello stipendio che, non dobbiamo dimenticare, percepisce da oltre vent’anni. La questione diventa ‘fatto personale’ e quindi è ovvio che sia legalmente che soprattutto eticamente non può e non deve votare. il Presidente del Consiglio, forse non può e non vuole intervenire e pertanto accetta supinamente anche questo ulteriore dileggio delle Istituzioni. Abbiamo toccato il fondo”.