Alassio. Il gruppo Agorà interviene a proposito della diatriba tra l’amministrazione comunale di Alassio e la minoranza consiliare.
Finora “il gruppo ha assistito in silenzio alla vicenda legata all’asilo nido perché reputa che le decisioni politiche amministrative vadano affrontate in consiglio comunale dando risposte chiare e trasparenti a tutti gli alassini”. Tuttavia, i suoi componenti “sono stati più volte tirati in ballo dai comunicati stampa della lista civica Canepa con accuse e travisando la realtà degli accadimenti”.
Per questo, Agorà ha deciso di intervenire nella querelle precisando e sottolineando alcuni aspetti: “Ci teniamo a precisare che Gianni Aicardi, ex sindaco reggente del Comune di Alassio, è stato assolto con formula piena per la vicenda asilo nido, pertanto è fuori luogo da parte del vice sindaco Zioni attribuirgli colpe o responsabilità”.
“Per trasparenza degli accadimenti Invernizzi nel consiglio comunale del 29 dicembre scorso ha firmato firmava la richiesta di sfiducia al vice sindaco Zioni senza confrontarsi con i componenti del gruppo Agorà. Successivamente a seguito di chiarimenti all’interno del gruppo Agorà è stato deciso di soprassedere sulla richiesta di sfiducia, rimandato la valutazione del punto nel merito al consiglio comunale firmandone la convocazione. In ultimo ci è apparso eccessivo l’accanimento nei confronti di Massimo Parodi, ex consigliere comunale e meritevole di rispetto, colpevole solo di aver osato formulare domande legittime. Come recita il proverbio, ‘domandare è lecito rispondere è cortesia. In questo caso, vista la posizione pubblica ricoperta dal vice sindaco, rispondere è un dovere”. [tag name=’asilo piccolo principe’]
“La mancata convocazione del consiglio comunale è l’ennesima riprova dell’imparzialità del forse illegittimo presidente del consiglio comunale Patrizia Nattero”.
Agorà conclude con una citazione di Cesare Cantù che “racchiude il pensiero del gruppo sulla vicenda: “Colui che incolpa gli altri delle proprie disgrazie è un ignorante: colui che incolpa sé stesso comincia a migliorare; il galantuomo non incolpa né sé né gli altri, ma pensa a rimediarvi”.