Loano. Sono arrivati dalla Germania questa mattina i parenti delle vittime e dell’unica sopravvissuta alla tragedia avvenuta all’alba di ieri alla Marina di Loano dove uno yacht è stato devastato da un incendio. Ad accoglierli a Loano, tra gli altri, c’era anche il primo cittadino loanese Luigi Pignocca che ha espresso loro la vicinanza di tutta la comunità ed ha assicurato la piena collaborazione da parte dell’amministrazione alle esigenze delle famiglie.
Nel rogo hanno perso la vita Jurgen Simon (nato a Herdige nel maggio 1963), proprietario dello yacht, la moglie Beate (di Francoforte, classe ’55), e Andre Bachtenkirch (nato a Iserlohn nel luglio ’63), marito dell’unica superstite alla sciagura, Claudia Manhcake (nata a Lippstadt nel settembre 1964), sorella di Beate. L’autopsia sui corpi delle vittime è stata fissata per il 2 gennaio.
I loro parenti, appena arrivati a Loano, hanno fatto visita proprio a Claudia per poi mettersi a disposizione degli inquirenti. Chi ha assistito a questi momenti li ha definiti strazianti: queste famiglie sono ovviamente distrutte per la terribile tragedia che li ha colpiti in un momento che doveva essere soltanto di festa.
Intanto dalla capitaneria di porto è arrivata una comunicazione ufficiale sulla ricostruzione dell’incidente allo Yacht di 21 metri (fabbricazione Maiora Fipa – Group del 1997, gruppo internazionale con sedi di cantiere anche in Italia) di bandiera tedesca denominato “Southern Comfort – SSR BLATT 2045” avvenuta intorno alle 5,30 di ieri al porto turistico di Loano.
“La Signora Claudia è sfuggita alle fiamme attraverso un piccolo oblò posto sulla fiancata sinistra dell’imbarcazione ed è stata recuperata dall’acqua ad opera dei marinai della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, intervenuti immediatamente in banchina per spegnere le fiamme con le manichette anti-incendio collegate alla rete fissa per la lotta all’incendio portuale. I marinai sono stati affiancati dopo pochi minuti da personale dei Vigili del Fuoco e l’intervento di soccorso è stato portato congiuntamente sia via terra sia via mare con la Motovedetta CP 863. Purtroppo la violenza e l’entità dei fumi e delle fiamme ha sbarrato ogni via di fuga alle altre tre persone, in relazione alle quali ogni disperato tentativo è stato vano. Le fiamme sono state domate nelle ore successive – tanto che le sovrastrutture dell’imbarcazione si sono fuse al punto da accartocciarsi – e le salme sono state recuperate dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco intorno alle ore 1200. Sul posto anche il personale del 118 ed i colleghi dell’Arma dei Carabinieri” si legge nella nota diffusa questa mattina dalla Guardia Costiera.

“L’imbarcazione è stata assicurata con dei supporti a mezzo gru e nella giornata odierna si spera di svuotarla dell’acqua – proprio quello che sta avvenendo da questa mattina quando i tecnici, supportati da due gru, si sono messi al lavoro – e riporla a secco a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Savona, che ne ha già disposto il sequestro a fini di indagine per cercare di risalire con immediatezza alle cause dell’incidente”. [tag name =”incendio barca loano”]
Le operazioni si sono appena concluse e ora il relitto verrà spostato nella zona dei maxy yacht della Marina di Loano dove proseguirà l’attività ispettiva.
Gli inquirenti hanno anche accertati che “l’unità al momento dell’incendio era collegata ai supporti elettrici della struttura portuale privata del Marina di Loano, dove si trovava da qualche mese, mentre gli ospiti erano a bordo solo da qualche giorno”.
“L’attività d’indagine per incendio ed omicidio colposo è diretta dal Sostituto Procuratore del Repubblica di Savona, dottor. Massimiliano Bolla, che è supportato dagli specialisti di indagini dei Vigili del Fuoco, dal personale della Guardia Costiera e da un consulente tecnico esperto di costruzioni navali e di dinamiche di incidenti. Le video registrazioni portuali potranno essere di importante ausilio anche per stabilire, a cura dell’Autorità Giudiziaria, la zona dell’imbarcazione da cui le fiamme hanno avuto origine. Accanto all’inchiesta giudiziaria vi sarà quella tecnica per sinistro marittimo della Capitaneria di porto di Loano” conclude la nota della Guardia Costiera.