Savona. Un sit-in, una petizione ed eventualmente anche un ricorso al Tar. Sembra non avere fine la polemica riguardante gli aumenti delle tariffe dei nidi e delle mense scolastiche di Savona divampata a partire dallo scorso mese di settembre, quando l’amministrazione del sindaco Ilaria Caprioglio aveva deciso di rivedere i criteri per quote basandosi sui documenti Isee presentati dalle famiglie degli alunni.
Questa mattina i rappresentanti d’istituto di alcune scuole della città hanno incontrato l’assessore al bilancio Silvano Montaldo: “Con loro – spiega Montaldo – abbiamo discusso le ragioni che hanno determinato le nostre scelte, che sono state dolorose e antipatiche ma necessarie. Non potevamo farne a meno. Sulla scelta di calibrare le tariffe sulla base dell’Isee ho ribadito che si tratta di una decisione dovuta ad una motivazioni di equità sociale. Mi è stato chiesto se fosse possibile annullare la delibera che introduce queste novità e ho risposto che non era possibile né annullare il provvedimento né procrastinarlo al prossimo anno scolastico”.
Le decisioni della giunta Caprioglio, dunque, diventeranno operative a partire da gennaio: “Mi è stato chiesto se ci fosse la possibilità di rivedere le fasce e ho dato la mia disponibilità in questo senso: mi sono impegnato ad accertare, entro i primi giorni di gennaio, se sia possibile rimodulare le tariffe e le fasce. Questa è una disponibilità che possiamo dare senza troppi problemi: le prime proiezioni erano state fatte sulla base dei 200 Isee in nostro possesso, ma ora ne abbiamo circa 700”.
Nonostante l’apertura del Comune, i rappresentanti d’istituto minacciano di rivolversi al Tar: “Hanno prospettato la possibilità di rivolgersi al Tribunale Amministrativo per chiedere l’annullamento della delibera – conferma Montaldo – E’ uno dei loro diritti, ritengo che vadano ascoltati anche in questo senso”.
Intanto, sabato in piazza Sisto si terrà un sit-in di protesta e una raccolta firme “contro gli aumenti della retta degli asili nido, la chiusura estiva degli asili, gli aumenti della retta del servizio mensa”. Una protesta che Montaldo comprende: “Vogliono rappresentare anche in piazza la loro amarezza. Che condivido: credo che mettere mano al portafoglio delle persone sia sempre antipatico. E’ un loro diritto dimostrare in questa maniera le loro idee. In fondo siamo in un paese libero”.
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