Savona. Il coordinamento provinciale di Libera Savona in collaborazione con Caritas Savona-Noli invita la cittadinanza a “Al di qua del mare: esperienze di accoglienza in Liguria” che si terrà giovedì 15 dicembre alle ore 21 presso la Sala Cappa in Via dei Mille a Savona.
Durante la serata verrà presentato il libro “Al di qua del mare – Migranti, la difficile accoglienza: le esperienze in Liguria” con le autrici Donatella Alfonso, Giulia Destefanis, Valentina Evelli, Erica Manna e il progetto “Pro-tetto: rifugiato a casa mia” promosso da Caritas Italiana con gli operatori della Caritas di Savona Noli.
Un anno fa la prima edizione di “Al di qua del mare”: dodici mesi dopo il libro si rinnova e sbarca per la prima volta a Savona. E’ il racconto di cosa è accaduto in Liguria, con le parole dei testimoni e le storie delle persone accolte ma anche nuove domande.
L’estate migrante è diventata autunno, inverno, primavera, ancora estate: a Ventimiglia i profughi hanno continuato ad essere fermati, arrestati dalla gendarmeria francese, rispediti indietro. In centinaia, migliaia hanno trovato asilo – è il caso di dirlo – tra chiese e campi solidali. Qualcuno tra loro è morto sull’autostrada, cercando di superare una frontiera ufficialmente invalicabile.
I migranti hanno continuato a spostarsi verso l’Europa, a morire in mare, a raggiungere un paese, l’Italia, dove la gran parte di loro non vuole restare. Altri invece hanno iniziato qui una vita nuova, in vista di quella che cercavano davvero. Gli italiani, dal canto loro, si sono divisi sempre di più tra accoglienza e solidarietà da un lato, diffidenza e rifiuto dall’altro. Così hanno fatto le amministrazioni, con il grande impegno di alcune, l’assenza di altre.
In questo paese, anzi in questo continente diviso, la Liguria continua ad essere un luogo strategico, una porta d’Europa negata, un luogo di elaborazione, di storie belle e di grande valore etico e personale messe di fronte ad esempi di chiusura senza appello. Le migrazioni muovono i destini di milioni di persone, impattano sulla società e sull’economia: l’informazione fa il suo mestiere, racconta, indaga, fa domande. Ed è quanto hanno fatto e continuano a fare, le autrici.