Pietra Ligure. Si è completato oggi, con il passaggio formale dell’intera rete dell’acquedotto alla nuova società, il procedimento che ha portato il Comune di Pietra Ligure a cedere la gestione dell’intero ciclo dell’acqua alla Ponente Acque, la società nata dalla fusione tra Servizi Ambientali e Sca che sarà il gestore unico dell’Ato Centro Ovest 3.
Nel consiglio comunale dello scorso 28 novembre il Comune di Pietra Ligure aveva formalizzato il passaggio del servizio acquedotto al gestore unico per l’ambito territoriale ottimale Centro Ovest 3 della provincia di Savona, in ottemperanza alla delibera del consiglio provinciale del 29 dicembre 2015 e della convenzione sottoscritta tra la Provincia quale Ente d’Ambito ed il gestore Ponente Acque il 28 gennaio 2016. Questi passaggi sono stati il risultato della scelta di tutti i comuni dell’Ato Centro Ovest 3 Savonese di mantenere l’acqua in mano pubblica.
“Come noto – ricorda il sindaco Dario Valeriani – la Ponente Acque scpa nasce dalle due partecipate del nostro ambito, la Sca srl e la Servizi Ambientali spa, di cui il nostro comune è già socio ed a cui ha conferito i servizi di fognatura e depurazione dell’anno 2009, con una scelta lungimirante che ha portato al totale collegamento del nostro comune al depuratore comprensoriale sito in Borghetto Santo Spirito. La scelta di passare il servizio idrico ad un unico gestore è una scelta normativamente imposta ed era già stata avviata quando il consigliere di minoranza Mario Carrara, che oggi la giudica assurda, era un componente della maggioranza che aveva deciso l’adesione a Servizi Ambientali”.
“Oggi abbiamo completato il progetto allora intrapreso, e forse dimenticato da Carrara, passando la terza componente del ciclo idrico integrato delle acque, ovvero il servizio acquedotto al gestore unico. Nella fase iniziale si è scelto di passare i nostri operai che hanno sempre dimostrato preparazione ed efficienza nella gestione del nostro acquedotto, per garantire anche con il nuovo gestore la stessa qualità del servizio ed evitare problematiche per i cittadini”.
I lavoratori per ora sono stati assegnati in comando a tempo determinato alla nuova società, che, ricorda Valeriani, “è una nostra partecipata tramite Servizi Ambientali SpA, con la quale verranno disciplinati appositi accordi di collaborazione reciproca. Il Comune si è comunque riservato di rivalutare nel futuro tale scelta, non appena verranno formate nuove figure tecniche in grado di acquisire il bagaglio di esperienza dei nostri operatori”.
“Vorrei fare presente che la Ponente Acque è stata costituita senza l’ausilio di fondi comunali, ma con risorse, sia economiche che umane, messe a disposizione delle due società partecipate Sca e Servizi Ambientali, che contrariamente a quanto affermato da Carrara hanno bilanci in attivo, grazie anche all’importante lavoro svolto negli ultimi anni dai rappresentanti nominati dall’amministrazione pietrese, e che entro la fine del 2017 verranno fuse per incorporazione nella nuova società”.
Circa le tariffe, che tanti temono possano aumentare esponenzialmente, “è noto da oltre dieci anni che le stesse dovranno crescere per permettere di far fronte ai rilevanti investimenti che si stanno portando avanti in tutti e tre i servizi del ciclo idrico, acquedotto, fognatura e depurazione, che sono le tre voci che compongono la bolletta, per portare il nostro comprensorio alla completa depurazione di tutti i comuni e consentire l’adeguamento degli impianti e delle reti agli standard qualitativi richiesti dalle vigenti normative. Comunque se la legge non avesse imposto che anche la rete acquedottistica avrebbe dovuta essere inserita nel passaggio al consorzio avremmo agito diversamente”.

