J'accuse

Cristina Battaglia all’attacco: “Savona chiude non per ferie, ma per cattiva politica”

Il consigliere di opposizione offre uno spunto di riflessione sull'andamento politico cittadino auspicando in una inversione di tendenza

cristina battaglia

Savona. Più che agli auguri di fine anno Cristina Battaglia, candidato sindaco del centrosinistra e oggi consigliere di opposizione, lancia un “j’accuse” rivolto all’attuale amministrazione comunale. Nessun giro di parole, discorso diretto e possibilmente efficace: “La città di Savona non chiude per ferie, ma per cattiva politica”. Titolo che raccoglie quello che può essere definito un dossier virtuale che il consigliere di minoranza ha scritto e postato come invito alla riflessione di fine anno.  “Dall’analisi delle cose fatte e non fatte in questi primi sei mesi (scarsi) di giunta Caprioglio emerge un dato davvero impressionante (e sconfortante): l’incredibile numero di progetti, luoghi, iniziative chiuse. Insomma Savona cambia come promesso. Si ripiega su stessa. Abbandona qualsiasi idea di cultura, di innovazione, di futuro e di lavoro”.

Ma Cristina Battaglia arriva al sodo. “Chiude il Capodanno in Darsena, chiudono i centri socioeducativi di Villapiana e di Via Scarpa, chiude l’Accademia Musicale “Ferrato Cilea”, chiude il Museo archeologico, chiudono i campi solari, chiude la biblioteca il sabato pomeriggio, chiude la piscina del Prolungamento, chiude il progetto per la nuova piscina, chiude la passerella che collega corso Colombo alla passeggiata Tobagi, chiude l’Expo dopo 24 anni e chiude anche la Pinacoteca”.

Per Cristina Battaglia “l’elenco non finisce qui (e temo si allungherà presto) ma direi che abbiamo reso l’idea”. Ma si spiega ancora meglio: “C’è la parola chiuso sul progetto di riqualificazione di Palazzo Santa Chiara, sul rilancio del turismo in città, sull’impegno a difesa del lavoro, sulla difesa dell’Ospedale San Paolo, sugli incentivi al commercio, sui tre milioni di euro della Regione per la riqualificazione di Villa Zanelli, sull’impegno a non lasciare nessuno indietro, sul rilancio di ATA in pochi mesi grazie alle ruspe, sullo Smart District nel Campus Universitario”.

E il suo j’accuse diventa ancora più incisivo: “Si chiudono le cose che già c’erano e si abbandonano gli impegni a farne di nuove. Quale sia il motivo, inefficienza, incompetenza o incomprensibile miopia politica ed amministrativa, non lo sappiamo. Ma siccome il nuovo anno è alle porte, vogliamo provare ad essere ottimisti sperando che il recente passo indietro della giunta sull’applicazione immediata dei tagli a nidi e mense non rimanga un caso isolato”. Il consigliere del centrosinistra auspica in una tempestiva correzione delle cose che non vanno. “Cosa chiediamo al 2017? Che porti con sé qualche promessa mantenuta, qualche impegno rispettato e un pizzico di buona politica da parte dell’Amministrazione Comunale; noi continueremo a fare proposte e a farci portavoce di tutti coloro che vorrebbero una città che guarda con orgoglio al proprio futuro”.

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