Savona. Clicchi “Capodanno Riviera” sul motore di ricerca più conosciuto al mondo e saltano fuori le feste promosse a Rimini e Riccione. Pagine e pagine di link relative aille due cittadine romagnole che invitano i turisti, italiani e stranieri, a prenotare alberghi e soprattutto ristoranti della costa adriatica. Della Liguria di ponente neanche l’ombra.
A poche ore da San Silvestro gli albergatori del ponente sono sulle barricate e fanno piovere lamentele. Americo Pilati che di Federalberghi è il presidente regionale la pensa così: “Non siamo capaci di fare turismo. Probabilmente in Romagna hanno un portale dedicato alla promozione online che funziona e che fa “vetrina”. Pubblicizzano il Capodanno e, di conseguenza, escono per primi nei risultati delle ricerche sul web. Nella prossima riunione sull’argomento turismo cercherò di capire il motivo per cui su di noi non c’è nulla. E’ davvero un caso emblematico per il quale occorre seriamente trovare una soluzione tempestiva”.
La “Riviera”, parola diventata di uso comune proprio grazie al prestigio che nei secoli ha accumulato quella ligure, alta, rocciosa e a picco sul mare, ora è diventato, nel mondo virtuale, un termine che si accosta molto più facilmente alle coste basse e sabbiose di quella romagnola e adriatica che non a quella di casa nostra. E a Laigueglia, ogni anno, nel mese di settembre, l’Associazione Vecchia Laigueglia, promuove una serata spettacolo per ribadire che “La Riviera è una sola: la Riviera Ligure”, evento che mette al centro la difesa del marchio, ma soprattutto del toponimo “Riviera”, con la R maiuscola, sia essa di Ponente o di Levante, rivendicando alla nostra regione il diritto di potersene fregiare in esclusiva. Ma forse non basta più.