Perplessità

Borghetto, Villa Laura venduta all’asta. Gli ex consiglieri comunali: “Un danno per il Comune”

"Il risanamento delle casse comunali non può e non deve avvenire attraverso la svendita dei 'gioielli di famiglia' del Comune"

Villa Laura Servizi Ambientali Borghetto

Borghetto Santo Spirito. Un danno. Così gli ex consiglieri comunali di Borghetto definiscono la vendita all’asta di Villa Laura, lo storico edificio tra via Viglieri e piazza Caduti del Lavoro che di recente la Servizi Ambientali ha acquistato dal Comune per 602 mila euro.

Come noto, a fine novembre la partecipata pubblica che gestisce il depuratore consortile di località Cappellotti a Borghetto (e di cui il Comune è socio al 39 per cento) ha vinto l’asta per l’acquisto di Villa Laura, che già era sede della società. La cifra sarà incamerata dal Comune di Borghetto, ormai ex proprietario di Villa Laura. Una vera e propria boccata d’ossigeno per l’Ente borghettino, che come noto si trova a fare i conti con uno squilibrio di bilancio pari a oltre un milione e 600 mila euro.

Gli ex membri dell’amministrazione del sindaco Giovanni Gandolfo, però, non condividono la decisione di mettere in vendita l’immobile e così hanno affidato ad una lettera inviata al commissario prefettizio Andrea Santonastaso tutte le loro perplessità.

“Sono passati quasi sei mesi dal momento in cui l’amministrazione presieduta dal sindaco Gandolfo si è dimessa – scrivono i consiglieri – Sei mesi durante i quali lei ha potuto prendere conoscenza dei problemi del paese delineando in modo chiaro quello che è stato il principale motivo della caduta dell’amministrazione: il crearsi di un grave deficit di bilancio. Abbiamo certamente apprezzato lo spirito con cui ha subito affrontato la situazione: salvaguardare in primis le legittime aspettative del personale dipendente al mantenimento del proprio posto di lavoro scongiurando la dichiarazione del dissesto; garantire il rispetto del patto di stabilità 2015; avviare quelle opere pubbliche già finanziate nei precedenti bilanci di cui il paese ha certamente bisogno”.

“Ora alla luce del consistente deficit di bilancio di parte corrente accertato, siamo tutti consapevoli della necessità di trovare al più presto le risorse indispensabili per riportare in equilibrio la gestione dell’ente e permettere così al paese di ritrovare quella normalità che possa consentirgli di ripartire. Ed è proprio in questo contesto che intendiamo, come consiglieri uscenti, chiedere un intervento urgente su quello che riteniamo essere un vero e proprio danno per il Comune di Borghetto Santo Spirito: la svendita di Villa Laura”.

Secondo i consiglieri, la base d’asta per la vendita di Villa Laura era ampiamente inferiore al suo reale valore (che qualcuno stima in oltre un milione e 200 mila euro): “Abbiamo letto attentamente la perizia di stima ed abbiamo approfondito con l’aiuto di esperti gli elementi valutativi utilizzati, giungendo alla conclusione che il prezzo adottato quale base d’asta sia nettamente inferiore al reale valore di mercato dell’immobile considerato alla luce della sua consistenza attuale, ma ancor di più alla luce della sua potenzialità edificatoria garantita dagli strumenti urbanistici attualmente vigenti. Siamo certamente consapevoli della necessità di risanamento delle casse dell’ente ma siamo altrettanto convinti che ciò non possa e non debba avvenire attraverso la svendita dei ‘gioielli di famiglia’”.

“Villa Laura così come ogni altro immobile di proprietà del Comune rappresenta un pezzo di storia del paese e simboleggia il sacrificio che i cittadini di Borghetto Santo Spirito hanno fatto nel corso degli anni per dotarsi di infrastrutture in grado di dare soddisfazione ai propri bisogni. Vedere che queste infrastrutture possano divenire oggetto di svendita per sanare in modo affrettato gli errori di qualcuno, lascia in coloro che amano questo paese un profondo senso di amarezza. Lo stesso senso di amarezza che ha lasciato in tutti noi il taglio ahimé ormai inevitabile delle palme che da generazioni abbellivano piazza della Libertà. Ferite che intaccano in profondità il senso di identità e di appartenenza dell’intera comunità di Borghetto”.

“In questa situazione di estrema gravità che ha toccato e toccherà le tasche dei cittadini di Borghetto Santo Spirito – concludono gli ex consiglieri – chiediamo al commissario prefettizio di farsi garante della conservazione di quel patrimonio storico, culturale, ambientale e di infrastrutture che con fatica la comunità di questo paese ha, nel corso degli anni costruito, lasciando alla prossima amministrazione, quale interprete della maggioranza dei cittadini, l’assunzione di scelte che, pur dolorose, siano però condivise”.

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