Liguria. “C’è bisogno di studiare attentamente un sistema normativo e di sicurezza che deve valere per l’Europa e un coinvolgimento ampio di tutti coloro che sono esposti a questo fenomeno”. Queste le parole Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e consigliere politico di FI in merito alla strage di Berlino e all’uccisione del killer oggi a Sesto San Giovanni.
“Non si sconfigge il terrorismo in un modo solo, ma certamente non lo si sconfigge lasciandolo entrare nel nostro Paese”.
Secondo Toti “c’è da fare un lavoro profondo, tutte le volte ce lo scordiamo: arriva il camion di Nizza o di Berlino, c’è grande cordoglio, qualche marcia, un po’ di lacrime, un po’ di retorica che non ci sta mai male e poi andiamo avanti per la nostra strada: servono misure serie e -prolungate nel tempo. Non credo in se’ che esistano fili spinati, barriere o posti di blocco insormontabili per un attacco della proporzione di quello di cui siamo vittime. Però tutto quello che possiamo fare per non recriminare domani, cerchiamo di farlo. Il lavoro fondamentale è di scambio di informazioni, di intelligence, di tracciare le reti profonde. Dobbiamo lavorare sulle persone perbene che sono venute a cercare un percorso migliore nella civile Europa” ha aggiunto Toti.
“Non si sconfigge il terrorismo in un modo solo, ma non lo si sconfigge lasciandolo entrare nel nostro Paese”. Il governatore della Liguria ha ricordato le iniziative legislative attuate in Italia per sconfiggere il terrorismo come “la legge sul pentitismo e le perquisizioni preventive”.