Garlenda. Sono state depositate in questi giorni le motivazioni dell’assoluzione in primo grado che aveva visto nel settembre 2014 il sequestro di un fabbricato ad uso affittacamere dei genitori del neo eletto Sindaco di Garlenda.
L’indagine era stata avviata dalla guardia forestale sulla base di una denuncia apocrifa non risultando ad oggi agli atti le reali generalità della persona denunciante, tuttavia si arrivo al sequestro della costruzione: secondo l’accusa il fabbricato avrebbe dovuto avere finalità residenziale o turistica, mentre invece esisteva solo un manufatto ad uso ricovero attrezzi ed una vasca irrigua parzialmente interrata. Nel mirino dell’inchiesta erano finite anche presunte irregolarità progettuali finalizzate ad ottenere aumenti volumetrici.
Le ipotesi accusatorie sono state però smontate durante il procedimento e alla fine per le tre persone che erano state indagate a seguito del sequestro, tra cui anche i genitori del sindaco, è arrivata l’assoluzione dal Tribunale di Savona.

“All’epoca l’episodio produsse grande scalpore, anche nelle sedi politiche, in quanto la denuncia “anonima” era diretta nei confronti dei genitori del neoeletto Sindaco di Garlenda Silvia Pittoli che otteneva la maggioranza dopo un confronto molto duro e serrato con l’opposizione” afferma la lista che sostiene il primo cittadino di Garlenda “Collaborazione e Progresso”.
“Siamo sempre stati certi della serietà dei genitori del Sindaco Pittoli e della professionalità e competenza del loro tecnico nonché degli uffici preposti del Comune che rilasciarono regolare licenza di costruzione” conclude la lista di maggioranza, soddisfatta per la sentenza di assoluzione.