Loano. Sarà per la prima volta nel porto di Loano la Sea Shepherd, l’associazione mondiale protagonista di alcune tra le campagne più importanti nella difesa delle balene in Antartide, o contro la pesca illegale e indiscriminata.
L’organizzazione sarà presente con la sua unità Brigitte Bardot, che sarà disponibile per visite gratuite a bordo a partire dalla prossima settimana: il pubblico potrà salire gratuitamente, incontrare l’equipaggio internazionale e ricevere tutte le informazioni direttamente all’infopoint adiacente all’imbarcazione, dove sarà disponibile anche il merchandise ufficiale.
L’unità della Sea Shephered è un trimarano protagonista di un vero e proprio tour nel Mediterraneo, doveva già arrivare qualche settimana fa ma per problemi tenici l’arrivo era stato rimandato: ora si fermerà nel porto di Loano circa tre mesi. L’imbarcazione, della lunghezza di circa 35 metri e larga 14 metri, è adibita alla protezione e tutela delle riserve marine ed è stata impegnate in molte campagne dell’associazione per la difesa dei mari e dell’habitat marino.
La Brigitte Bardot è la nave che nel 1998 ha stabilito il primato mondiale nel giro del mondo con carburante eco diesel e può raggiungere velocità molto elevate. È entrata a far parte della flotta di Sea Shepherd nel 2010 con il nome di “Gojira” e livrea di colore nero e da quel momento non ha mai smesso di collezionare successi nelle moltissime campagne che l’hanno vista protagonista. Poco dopo è stata ribattezzata “Brigitte Bardot” e ridipinta in onore dell’omonima attrice e attivista che sostiene l’organizzazione dalla sua nascita nel 1977. Oggi la livrea della nave è grigia per motivi strategici.
Il trimarano ha partecipato a tre campagne antartiche (Operazione No Compromise: 863 balene salvate e Operazione Divine Wind: 768 balene salvate e Operazione Zero Tolerance: 932 balene salvate), nel 2010 e nel 2011 ha pattugliato le acque delle Isole Faroe per proteggere i globicefali dal massacro conosciuto come Grind, nel 2012 è stata impegnata nel Pacifico del Sud, dove si è opposta alla mafia dello shark-finning (la pratica illegale di tagliare le pinne degli squali vivi) con Operazione Requiem, nelle acque del Guatemala (2013), su invito dello stesso governo per aiutarlo a combattere i bracconieri che minacciano le popolazioni di istioforidi a scopi commerciali e in molte altre zone del mondo a rischio bracconaggio, come Capo Verde, al largo delle coste del Senegal.