Savona. Si è costituito il Comitato locale Celle Ligure – Varazze per il NO alla controriforma Costituzionale. Il Comitato che si è costituito in vista dell’appuntamento referendario, intende informare i cittadini sul quesito su cui saranno chiamati prossimamente a votare, mettendo in luce la pericolosità della controriforma prevista. “Tale riforma infatti, combinata con la legge elettorale Italicum, restringe l’esercizio della democrazia nel nostro Paese, accentrando i poteri dell’esecutivo, tornando indietro paurosamente nella scelta del decentramento dei poteri amministrativi, sconvolgendo in buona parte il delicato assetto democratico conquistato con la lotta partigiana e che ha dato vita ad una delle migliori Costituzioni tuttora esistenti”.
“Modificare la Carta su cui si basano le fondamenta del nostro Paese non può realizzarsi con una frattura così ampia e trasversale quale quella in atto nel Paese stesso. Non sempre, come ormai abbiamo imparato sulla nostra pelle (vedasi riforma pensionistica, riforma del mondo del lavoro), la parola riforma è sinonimo di progresso e anzi a volte, come in questo caso, significa invece un pericoloso arretramento.
I primi nomi aderenti al Comitato per il NO di Celle e Varazze: Aquilino Sergio, Barlo Stefano, Beltrami Michele
Busso Paola, Cioce Alfonso, Gualdi Maurizio, Moschini Annamaria, Pastorino Fabio, Perassolo Caterina, Perata Roberto, Raso Alex, Ruggiero Francesca, Siri Carla, Zanchetta Martin e Zunino Franco.
E giovedì 10 novembre, alle ore 21:00, presso la sala del Consiglio comunale di Pietra Ligure incontro dei comitati del NO di Pietra, Finale e Loano, alla presenza del presidente del Consiglio regionale Francesco Bruzzone, il vice presidente della Regione Sonia Viale, l’assessore regionale Marco Scajola e il consigliere regionale Angelo Vaccarezza.
Altro incontro del Comitato del No in programma a Savona giovedì 17 novembre presso la Sala Chiamata del Porto, alle ore 20 e 45, con Felice Besostri, coordinamento Democrazia Costituzionale Nazionale, Giorgio Cremaschi, Marco Ferrando, portavoce nazionale Pcl e Maria Gabriella Branca
Ecco poi la posizione di Alternativa Tricolore: “Sebbene ci siano movimenti etichettati di destra che portano avanti l’astensionismo, si è schierato fin dall’inizio per un No deciso e responsabile in quanto al di là dei contenuti riteniamo che la vittoria del fronte anti renziano sia una spallata per la caduta di un Governo che fino ad ora ha provocato solo danni che benefici alla collettività in ogni settore principalmente con la sua politica immigratoria fallimentare protesa a fare dell’Italia un meticciato etnico e culturale e non ci spaventa l’idea di essere messi sullo stesso livello della sinistra più conservatrice in quanto noi “paladini” di una destra sociale e nazionale facciamo propria la massima del Macchiavelli che cita “il fine giustifica i mezzi”.
“Riteniamo che una vera riforma costituzionale sarebbe stata quella di abolire definitivamente il Senato, la costituzione di un vero presidenzialismo, un primo Ministro che sceglie e revoca i ministri, la riduzione del numero dei deputati, l’abolizione delle città metropolitane che, a nostro parere, si stanno rivelando degli inutili “carrozzoni” nati da una pessima riforma alla pari dell’attuale riforma costituzionale voluta da Renzi e dal suo Ministro Boschi”.