Pietra L. Un centro storico blindato e un cinema teatro comunale gremito ha accolto l’arrivo del ministro Alfano a Pietra Ligure per un incontro sul “Si” al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.
L’evento politico è stato organizzato dai comitati locali a favore della riforma costituzionale che sarà al giudizio degli elettori: sul palco assieme ad Alfano sono intervenuti Giacomo Negro, presidente del comitato “Si Volta Pagina”, Matteo Marcenaro presidente del comitato “Insieme si Cambia” ed Enrico Nan presidente del comitato “Riformarsi”. Prima di salire sul palco il ministro Alfano è stato salutato anche dal sindaco di Pietra Ligure Dario Valeriani
“Bisogna essere presenti e convinti, abbiamo argomenti forti per sostenere il si e far capire l’importanza di questa riforma costituzionale. Il voto del 4 dicembre è fondamentale e farà cambiare il destino della nostra Costituzione” ha detto il ministro Alfano nel suo intervento.
Alfano parte da lontano, dai tempi della sua maturità, per sostenere il “Si” al referendum: “Avevo 18 anni e al liceo ci era stato regalato un libricino sulla Costituzione in occasione dei 40 anni della Repubblica, l’ho studiato e letto e l’ho sempre approfondito durante i miei studi universitari in diritto costituzionale” racconta il ministro e leader di Ncd-Area Popolare, che aggiunge: “I primi due blocchi del nostro impianto costituzionali, i nostri principi fondanti e i nostri valori non sono toccati, la Costituzione è un testo sacro, e per questo, a maggior ragione, c’è stata una profonda riflessione sulla riforma e sul referendum. Quello che sarà modificato è il terzo blocco della Costituzione, l’organizzazione e il funzionamento delle nostre istituzioni”.

“Questa parte della Costituzione è necessario modificarla e adattarla ai nostri tempi, non a quella del 1946…La riduzione del numero dei parlamentari e l’abbattimento dei costi della politica, il superamento del bicameralismo perfetto che spesso blocca la velocità della decisione legislativa, così come l’ammodernamento della macchina istituzionale sono provvedimenti fondamentali e contenuti in questa nuova riforma”.
Alfano, poi, utilizza la metafora motoristica: “Vogliamo semplicemente cambiare il motore ad una bella macchina – la Costituzione – per renderla più veloce: il fronte del No vuole cambiare solo il guidatore, ma non la macchina…Ma il problema rimane ed è che chiunque vada a condurre la macchina sarà comunque sempre lento…”.
Non sono mancate pesanti stoccate agli avversari politici schierati per il No al referendum costituzionale, anche con diretto riferimento al governatore ligure Giovanni Toti, con Ncd-Area Popolare che sostiene invece in Regione la giunta di centro destra con il consigliere Andrea Costa: “Il variegato fronte del No, comunque, può stare tranquillo, anche in caso di una loro vittoria il governo non cadrà e andrà avanti…Non sarà certo il referendum e fermare l’azione dell’Esecutivo”.
Infine l’appello ad andare a votare e sostenere le ragioni del Si: “Questa è davvero l’ultima occasione per cambiare la Costituzione e per dare rilancio alla nostra classe dirigente: c’è una sola strada, quella di votare Sì, non ci sono altre riforme o ipotesi future, non perdiamo questa opportunità irripetibile di consegnare alle future generazioni un assetto istituzionale più moderno e funzionale” ha concluso Alfano.