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Qualità della vita, nel savonese è “scarsa”: la nostra provincia al 66^ posto (su 110) dello studio ItaliaOggi-La Sapienza

Gli esperti hanno indagato la vita delle 110 province del Belpaese attraverso le dimensioni di 9 diversi settori

savona dall'alto panorama darsena notte

Savona. Occupava il 66^ posto su 110 disponibili lo scorso anno e continua ad occupare il 66^ posto su 110 quest’anno. Non è cambiata la posizione della Provincia di Savona all’interno della “graduatoria” che scaturisce dalla ricerca di Italia Oggi e Università La Sapienza di Roma sulla qualità della vita nel nostro paese, giunta alla sua diciottesima edizione.

Come ogni anno, gli esperti hanno indagato la vita delle 110 province del Belpaese attraverso le dimensioni di 9 diversi settori (affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita) a loro volta articolati in 21 “sottodimensioni” e ben 84 indicatori di base.

“L’indagine sulla qualità della vita nelle province italiane ha due obiettivi – si legge nella presentazione dello studio di quest’anno – Stimolare il dibattito sui percorsi da intraprendere per incrementare il benessere (non solo economico) delle comunità locali; misurare e rendere di dominio pubblico il gap dell’azione politica e amministrativa. Fornendo quindi spunti e indicazioni per l’attività del policy maker e degli amministratori locali. Nell’attuale periodo storico, in cui una ripresa economica debole forse contribuisce a determinare la sostanziale staticità nella qualità della vita dei cittadini, l’informazione sistematica può contribuire, a nostro avviso, a stimolare il dibattito, a guidare il processo verso una maggiore coesione socioeconomica e a individuare politiche più efficaci e più coerenti. Processo necessario in quanto, oggi più che mai, l’Italia è un paese che viaggia a due, forse tre velocità”.

Tralasciando i dettagli dei calcoli e delle statistiche, il quadro che emerge dall’indagine (coordinata da Alessandro Polli del dipartimento di scienze sociali ed economiche de La Sapienza di Roma) è tutt’altro che positivo: in 54 province italiane su 110, cioè quasi la metà, la qualità della vita è scarsa o insufficiente. Per quanto riguarda la nostra regione, la qualità della vita è “accettabile” nello spezzino, “scarsa” nel savonese e nel genovese e “insufficiente” nell’imperiese.

Per quanto riguarda la nostra provincia, rispetto allo scorso anno nulla è cambiato: Savona continua ad occupare il 66^ posto in classifica con un complessivo di 398,83 punti. Poco più di un terzo rispetto alla prima classificata Mantova, che ha ottenuto mille punti tondi.

Passando in rassegna le varie categorie, si nota che per quanto riguarda “affari e lavoro”, la provincia di Savona fa registrare una sensibile “discesa” in classifica: se l’anno scorso la nostra provincia occupava la 33^ posizione, quest’anno occupa la 40^ con 786,37 punti. Nella setto-categoria riguardante il tasso di occupazione, il savonese ha perso tre posizioni, passando dal 44^ al 47^ posto in classifica.

Per quanto riguarda il settore “ambiente”, la classifica è del tutto immutata, con la nostra provincia che occupa l’83^ posto su 110.

Capitolo “criminalità”: nel 2016 la nostra provincia è scesa ulteriormente rispetto a quella già critica del 2015 (82^ posto) andando ad attestarsi al 90^ posto, quindi a 20 posizioni di distanza dal “fondo”. Ovviamente le province migliori sono quelle che stanno più in alto in classifica. Controllando le sottodimensioni, risultano peggiorate le situazioni relative a “reati alla persona” e “reati contro il patrimonio” mentre è migliorata quella relativa agli “omicidi volontari”, agli “omicidi colposi” e “tentato omicidi”. Il savonese precipita nella classifica riguardante le lesioni e percosse, quella delle violenze sessuali e quella dei sequestri di persona e nella graduatoria che concerne il traffico di stupefacenti. Il savonese, invece, è in prima posizione per quanto riguarda i reati commessi allo sfruttamento della prostituzione. Leggermente migliorata la classifica legata a scippi e borseggi, mentre è invariata la situazione relativa ai furti d’auto. Precipita la situazione inerente i furti in appartamento. Il calo maggiore si registra nella classifica relativa a rapine in banca e uffici postali: lo scorso anno il savonese occupava la prima posizione, quest’anno è al 56^ posto. La nostra provincia, infine, è ultima nella sottodimensione relativa alle truffe e alle frodi informatiche.

Il week-end di controlli dei carabinieri

Per quanto riguarda il “disagio sociale”, il savonese fa registrare un balzo in alto in classifica, passando dal 77^ posto del 2015 al 50^ posto del 2016. Mentre si perdono tre posizioni (dalla 97 alla 100) per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro e le morti per tumore (dalla 29^ alla 40^) e i morti e feriti in incidenti stradali (dalla 7^ alla 16^), migliora la classifica relativa ai suicidi (dal 107^ posto all’83^) e quella per il tasso di disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni: qui Savona occupa lì8^ posizione mentre lo scorso anno era al 56^ posto. Il savonese scende nella classifica dei reati a sfondo sessuale contro i minori (da 24^ a 52^).

Per quanto riguarda la “popolazione”, la nostra provincia è penultima in classifica davanti solo a Biella.

sportello banca

Circa i “servizi finanziari”, il savonese perde sei posizioni, passando dal 48^ al 54^ posto. Spulciando le sottodimensioni, migliorano le cose per quanto riguarda l’organico dei medici e del personale infermieristico (nel 2015 era al 77^ posto, quest’anno al 38^) e peggiora leggermente la situazione circa il numero di posti letto nei reparti specifici (dall’81^ all’87^ posto) e migliora quella delle apparecchiature diagnostiche (dalla 47^ alla 42^ posizione).

Nella classifica relativa alla voce “tempo libero e turismo”, il savonese perde tre posizioni passando dal 6^ posto al 9^ posto. Mentre resta invariata la situazione per quanto riguarda le strutture dedicate al turismo (sempre al 10^ posto), c’è una flessione nel numero di strutture dedicate al tempo libero (dal 9^ al 15^ posto). Invariata la disponibilità di agriturismi e alberghi e ristoranti, diminuisce quella di bar e caffetterie e aumenta quella di sale cinematografiche. La classifica delle sottodimensione di associazioni ricreative, artistiche, culturali, il savonese perde due posizioni (dalla 24 alla 26). Scende, ma non di molto (dalla prima alla seconda), nella classifica riguardante le librerie.

Per quanto riguarda il “tenore di vita”, il savonese perde 20 posizioni passando dalla 60^ alla 80^ casella in classifica. La spesa media pro-capite per consumi subisce una leggera flessione, così come quella relativa all’importo mensile medio della pensione.

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