Solidarietà

Poste, MoVimento 5 Stelle Liguria e Lega Nord si schierano contro la privatizzazione

Le voci contrarie del mondo politico nel giorno del corteo di Genova

poste Piana

Liguria. “Massima solidarietà ai lavoratori di Poste Italiane, alle prese con una sciagurata privatizzazione che svende il servizio pubblico in nome del profitto di pochi e in barba ai diritti di operatori e utenti”.

Lo dicono i portavoce del MoVimento 5 Stelle Liguria, a margine dell’incontro di questa mattina in Regione con i lavoratori di Poste, che ha portato alla firma di un ordine del giorno a tutela dei dipendenti e di un asset chiave dello Stato.

“Bisogna fermare al più presto la politica di privatizzazione intrapresa da Renzi, che prevede anche la chiusura delle sedi nei luoghi più isolati – attaccano i portavoce pentastellati -. Una scelta dissennata che toglie il servizio alla cittadinanza, oltreché creare gravi scompensi a livello occupazionale”.

“Le Poste rappresentano un presidio fondamentale a valenza pubblica – proseguono -. Purtroppo questo patrimonio si sta sempre più disperdendo con la chiusura di vari punti in Liguria. I comuni facciano la loro parte per frenare questa emorragia ed evitare di perdere nuovi sportelli”.

“Il management di Poste garantisca l’attuazione del piano industriale e il mantenimento di una maggioranza pubblica – conclude il M5S – ma tocca alla Regione fare pressing sul Governo per ricollocare al più presto i dipendenti che hanno perso il lavoro e a scongiurare nuove chiusure in Liguria”.

Una delegazione di rappresentanti dei lavoratori liguri di Poste Italiane stamane è stata ricevuta dai capigruppo della Lega Nord in via Fieschi, dove si stava svolgendo il Consiglio regionale (nella foto).

“Abbiamo sospeso momentaneamente l’assemblea – spiega il capogruppo della Lega Nord Liguria Alessandro Piana – per consentire alla delegazione di lavoratori di esporre i motivi dello sciopero e del corteo, che stamane ha attraversato il centro di Genova”.

“Le loro ragioni non sono solo condivisibili – prosegue -, ma appaiono sacrosante anche perché è assurdo privatizzare Poste Italiane. La Lega dice no assoluto alla chiusura degli uffici postali nei territori periferici e nelle vallate del nostro entroterra, che senza quel tipo di presidio rischiano di essere sempre più isolate ed abbandonate a loro stesse.
Occorre unità per battere il Governo Renzi, ormai allo sbando su tutto, per mantenere gli uffici periferici, evitare la riduzione del servizio di recapito e scongiurare la perdita di centinaia di posti di lavoro anche in Liguria”.

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