Savona. Non solo piattaforma Maersk. L’anno 2016 che si sta avviando alla conclusione è quello delle grandi progettualità per il porto di Savona Vado Ligure.
Savona Terminal Auto,, società che opera da anni su aree della Darsena Alti Fondali dove gestisce un terminal ro-ro che può movimentare auto nuove di fabbrica, macchine operatrici speciali (semoventi o trainate) e anche treni, ha in programma di ampliarsi con un nuovo parcheggio. L’attuale terminal sarà trasformato in una struttura multipiano di 8.500 metri quadrati: in quelle aree può movimentare auto nuove, macchine operatrici speciali (semoventi o trainate) e anche treni, grazie al doppio binario perpendicolare alla banchina che consente ai convogli di entrare direttamente in stiva. Grandi manovre anche alla Savona Terminal, società del gruppo Campostano che intende allargarsi. Non da meno Depositi Costieri Savona (rinfuse liquide) e Monfer (trasporto cereali): pure loro intendono ingrandire i propri insediamenti. C’è poi la delicata partita della Bit Srcl, che ha un piano per ampliare i propri depositi di bitume.
Inoltre Costa Crociere che ha scelto il porto della Torretta di Savona proprio come “homeport”, in alternativa alla complessa realtà di Genova ha un accordo sottoscritto con i savonesi con una concessione che resterà in vita fino al 2044. Tra l’altro per Savona, quinto scalo nella graduatoria per traffico crocieristico in Italia, per il 2017 è atteso un volume di attività invariato rispetto a quest’anno con totali pari a 980 mila passeggeri che sbarcheranno o che si imbarcheranno al Palacrociere per viaggio nel Mediterraneo.