Da bergeggi

Novità sugli obblighi per la gestione associata per i piccoli comuni, Arboscello soddisfatto

Il primo cittadino di Bergeggi spiega: "Ad oggi la normativa era troppo rigida, rendendo di fatto inattuabili i processi di unione"

scogliera isola bergeggi

Bergeggi. “E’ con grande soddisfazione che apprendo, riguardo l’obbligo di gestione associata delle funzioni per i piccoli comuni, quanto emerge dal recente incontro tra il ministro per gli Affari Regionali Enrico Costa ed il presidente Anci Antonio Decaro, cioè riguardante la sospensione dei termini previsti per tale obbligo (31 dicembre 2016) e l’intenzione di lavorare su regole nuove”. Così il primo cittadino di Bergeggi commenta le novità arrivate sul mondo dei piccoli comuni.

“Finalmente i Sindaci e i territori saranno al centro del riordino della governance locale, fatto che dovrebbe concretizzarsi con un provvedimento di prossima emanazione.
In sostanza è quello che, insieme ad altri sindaci del comprensorio, compreso l’attuale assessore regionale Stefano Mai che appena insediatosi nel nuovo ruolo regionale si era reso disponibile a dialogare per trovare un’adeguata soluzione, sostenevo con forza da tempo: la necessità di avviare la discussione su un testo di legge che ridisegni la cooperazione intercomunale partendo dal principio di volontarietà, assegnando ai Sindaci il compito di definire gli ambiti territoriali in cui avviare processi di gestione comune che porti a benefici per il cittadino e l’amministrazione” spiega Arboscello.

“Ho da sempre ritenuto giusto e percorribile il fatto di unire le forze, creando sinergia ma ad oggi la normativa era troppo rigida, rendendo di fatto inattuabili i processi di unione. Il fallimento della maggior parte dei tentativi fatti lo dimostra. A suo tempo l’amministrazione di Bergeggi aveva presentato anche un ricorso al Tar proprio su questo punto, che non era contro l’obbligo di associare o unire le funzioni, ma era rivolto ad avere chiarimenti circa la possibilità della regione di derogare dall’obbligatorietà i comuni turistici. Questi, con le forti e significative variazioni della popolazione per effetto dei flussi turistici, presentano delle specificità che devono essere necessariamente riconosciute affinchè possano continuare a funzionare e ad assicurare gli attuali livelli di servizi. Nel momento in cui sarà pronto il provvedimento legislativo ritireremo il ricorso, augurandoci che nel frattempo venga affrontato anche questo ultimo problema” conclude il sindaco di Bergeggi.