Albenga. Si sono chiuse oggi le “Porte Sante” delle sei chiese giubilari e scelte dal vescovo Guglielmo Borghetti all’inizio del Giubileo 2016.
In particolare il presule toscano ha chiuso la Porta Santa della cattedrale di San Michele di Albenga. Le altre chiese, dalla Concattedrale di Imperia alla basilica di Pietra Ligure, dalla chiesa parrocchiale di Pieve di Teco al santuario mariano di Pontelungo, ad Albenga, fino alla chiesa parrocchiale della Divina Misericordia di San Bartolomeo al Mare vengono chiuse dai rispettivi parroci, secondo il rito liturgico previsto.
Il Giubileo della Misericordia si è di fatto concluso ma nel 2017, ed è questa una curiosità, due santuari sono pronti a “riaprire” la porta santa per il loro Giubileo; non legato ad una convocazione del Pontefice, ma perché sono luoghi giubilari perenni. Si trovano entrambi in Spagna ma ad oltre 800 chilometri di distanza l’uno dall’altro: Santo Toribio in Cantabria e Caravaca de la Cruz nella provincia di Murcia. I due luoghi, sono accomunati, però, dalla devozione per la Croce di Cristo di cui detengono, entrambi, una reliquia.
Intanto la Diocesi di Albenga e Imperia si prepara per un nuovo importante appuntamento. Mercoledì alle 10 i direttori degli uffici pastorali diocesani s’incontreranno per impostare il lavoro e concordare insieme le iniziative e le collaborazioni tra i vari servizi.
E sarà in particolare il vescovo a guidare l’assemblea, avendo come filo conduttore le novità pastorali della diocesi, sorte in particolare in un progetto pastorale, tratto dall’Esortazione apostolica «Amoris laetitia», che recentemente è stata oggetto di studio durante il convegno pastorale diocesano. Ai vari uffici pastorali, ognuno secondo le proprie peculiarità, sarà richiesto collaborazione per sostenere il progetto pastorale lanciato dal Vescovo attraverso una sinergia d’azione, tesa a creare una maggiore unità fra i distinti reparti della curia vescovile.